Alla Fondazione ProValtellina ONLUS va il nostro ringraziamento come Consorzio Sol.Co Sondrio, consorzio delle Cooperative Sociali della provincia, che tra le tante attività svolge anche una funzione di raccordo e sviluppo di progettazioni innovative tra le proprie ONLUS associate – si legge in un comunicato stampa diffuso oggi da Massimo Bevilacqua e Clemente Dell’Anna di Sol.Co Sondrio.
Grazie
Un sentito ringraziamento per il contributo deliberato dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione a favore delle Cooperative Sociali di Tipo A: Arca, Nisida, Grandangolo, Forme, San Michele, L’Impronta, Altra Via e all’associazione APS Tecnici Senza Barriere. Si tratta di organizzazioni storicamente impegnate nella progettazione e gestione di attività estive a favore di minori e famiglie su tutto il territorio provinciale. Nello specifico: attività estive per minori e giovani, attività e servizi per la prima infanzia, attività e servizi per la disabilità e le fragilità.
Estate difficile
L’estate 2020 si sta rivelando è un’estate difficile e complessa per i bisogni educativi dei nostri ragazzi e di conciliazione vita-lavoro delle loro famiglie. Dopo mesi di paura, di isolamento, di rapporti a distanza, di fatiche chiuse fra le mura di casa, di assordante silenzio, siamo entrati nella cosiddetta FASE 2 dell’emergenza sanitaria, quella in cui dobbiamo cominciare a pensare di convivere con il virus, a immaginare un presente e un futuro possibili pur nel rispetto di elementi di prudenza e sicurezza per tutti. A maggio 2020, tramite lo strumento delle video-conferenze, le nostre organizzazioni hanno attivato un gruppo di confronto e progettazione sulle attività estive “in sicurezza” per i nostri ragazzi. Ne è emerso un quadro complesso e preoccupante a livello organizzativo: procedure, distanziamenti, rapporti animatori/bambini ridotti, necessità di spazi ampi, di acquisto di dispositivi di protezione, di formazione degli operatori, di utilizzo di attrezzature e giochi personalizzati.
Sostenibilità
Tutti questi elementi hanno portato le Cooperative a porsi il problema della sostenibilità economica delle iniziative stesse. Da qui è nata l’idea di chiedere aiuto alla Fondazione, un aiuto concreto, un sostegno economico per organizzare e gestire al meglio queste attività estive per i nostri ragazzi. L’aiuto è arrivato, ed è un aiuto importante, che consentirà di proporre “attività estive in sicurezza” per centinaia di bambini e ragazzi della nostra valle. Il finanziamento di Pro Valtellina andrà a sostenere i seguenti costi:
SICUREZZA SANITARIA
– Fornitura di presidi sanitari per operatori e utenti di tutte le attività estive (mascherine, gel, termometri);
– Consulenza sanitaria e normativa preliminare alla presentazione dei progetti per l’elaborazione dei necessari protocolli di intervento in sicurezza;
– Attivazione di brevi percorsi formativi sulla sicurezza covid-19 per operatori e volontari.
ATTIVAZIONE DI PROGETTI SOCIALI ED EDUCATIVI DI COMUNITÀ
Sostegno progettuale ed economico alle realtà che si attiveranno per organizzare proposte tra giugno/settembre 2020 rivolte a prima infanzia, minori, disabili, anziani nella forma di:
– concorso economico a sostegno dell’iniziativa;
– sostegno nella individuazione di personale con competenze educative per l’organizzazione, gestione, coordinamento delle attività;
– informazioni alle famiglie per l’accesso al “bonus INPS per l’acquisto di servizi di baby-sitting emergenza Covid-19”.
Le attività proposte in tutto il territorio provinciale delle organizzazioni beneficiarie del finanziamento saranno rispettose delle regole necessarie per garantire la sicurezza dei minori, operatori, volontari e genitori coivolti, in particolare dovranno porre attenzione:
– a garantire il necessario distanziamento, cercando di evitare che si traduca in isolamento;
– a limitare i contatti fra le persone, senza escluderli totalmente per evitare estraniazione e ulteriore impoverimento delle relazioni;
– a privilegiare i luoghi aperti dove sia possibile stare insieme, giocare insieme, mantenendo le giuste vicinanze; – ad usare e far usare dispositivi protettivi cercando di evitare che il mascheramento si traduca in anonimato relazionale;
– a evitare o ridurre al minimo i trasporti collettivi, favorendo una mobilità locale e di prossimità ai luoghi di vita;
– a rispettare le paure e le preoccupazioni che ci attraversano, scegliendo con serenità gli interventi possibili e le soluzioni più adeguate.
paure e le preoccupazioni che ci attraversano, scegliendo con serenità gli interventi possibili e le soluzioni più adeguate.