Talamona: Nel bosco un supermercato della droga, banda di stranieri agiva con l’aiuto di gente del posto
I Carabinieri di Sondrio hanno effettuato 19 misure di obbligo di dimora per altrettanti soggetti accusati in concorso per spaccio.

Nella mattinata odierna i carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Sondrio, in collaborazione con le Compagnia di Chiavenna, Tirano e Lecco, hanno eseguito sul territorio della provincia e di Colico, 19 misure di obbligo di dimora nei confronti di altrettanti soggetti indagati di concorso in produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope.
Segnalazione dei cittadini
L’attività dei Carabinieri della Sezione Operativa di Sondrio, oltre all’attento controllo, trae origine dalle segnalazioni di alcuni cittadini che hanno le forze dell’ordine di un anomalo movimento di macchine in località Viadotto per il Tartano del comune di Talamona, Provincia di Sondrio. Le verifiche preliminari hanno permesso di confermare che la zona era stata presa come base logistica per una fruttuosa attività di spaccio.
Pandemia
A marzo 2020, coordinati dalla dott.ssa Marialina Contaldo, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Sondrio, gli uomini della Sezione Operativa hanno avviato l’operazione Pandemia (così denominata per il fatto che mentre tutte le attività nazionali si fermavano difronte l’emergenza Covid-19, lo spaccio continua fiorente ed indisturbato).
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Modus operandi
I Carabinieri fanno sapere che le attività più classiche di osservazione hanno permesso di comprendere che il gruppo criminale era costituito da persone di nazionalità straniera, le attività tecniche, invece hanno permesso di far emergere il modus operandi del gruppo criminale. Gli stranieri, infatti, avevano costituito nei boschi del Tartano un fiorente supermercato di sostanze stupefacenti anche di differenti qualità. Lo spaccio si svolgeva dalla mattina fino alle ore serali per interrompersi solo durante la notte. i clienti dopo un primo contatto telefonico, per la prenotazione della sostanze, raggiungevano la località in macchina o in bicicletta ed effettuavano lo scambio sulla strada provinciale 11 in posti differenti per non suscitare sospetti. Le attività hanno permesso di identificare circa 100 clienti con un giro d’affari giornaliero di più o meno 2 mila euro.
Aiutati da gente del posto
Durante l’attività è risultato anomalo il fatto che i marocchini soggiornassero all’interno del bosco per molti giorni per rincasare nella zona del milanese solo per i rifornimenti della merce per lo spaccio. Il proseguo dell’attività permetteva di comprendere che tale possibilità era data dalla disponibilità di alcuni clienti di fornire agli spacciatori una collaborazione logistica che gli permetteva una lunga permeanza all’interno del bosco. Il Gip, con il provvedimento cautelare, ha condiviso l’ipotesi di reato presentata dal pubblico ministero secondo la quale gli spacciatori, erano colpevoli del reato di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope e 19 clienti concorrevano nel reato in quanto, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso materiale e morale tra di loro, fornivano supporto logistico tale da assicurare ed agevolare l’ attività di spaccio.
Operazione antidroga
Nella mattinata dell’11 luglio 2020 verso le 11:30 i militari dell’Arma hanno attivato un articolato dispositivo per effettuare un’accurata attività di osservazione dei soggetti sul territorio boschivo. Giunti sul posto, - hanno spiegato oggi durante una conferenza stampa - dopo qualche ora d’attesa, la telefonata di un cliente ha dato la possibilità di procedere all’arresto di Sanhaji Mourad, individuato a capo dell’organizzazione. Successivamente i carabinieri hanno proceduto al controllo dell’area boschiva; due soggetti si davano alla fuga e mentre uno è riuscito a far perdere le proprie tracce, l’altro è caduto in un dirupo morendo sul colpo. Il successivo sopralluogo nel covo del gruppo ha permesso di rinvenire quanto necessario per rendere la permanenza più comoda; inoltre venivano rinvenuti gr. 70 di eroina, gr 30 di cocaina insieme a modiche quantità di hashish e marijuana, e 600 euro in banconote di vario taglio, guadagno di mezza giornata d’attività.
Continua l’attività dei Carabinieri per risalire a fornitori e clienti.