Morto l’alpinista Matteo Pasquetto
Scivolato su un sasso mentre stava rientrando dopo aver aperto una nuova via sulle Grandes Jorasses, sul Mote Bianco
L’alpinista varesino Matteo Pasquetto venerdì 7 agosto ha perso la vita mentre rientrava da una via sul Monte Bianco che aveva appena aperto con il presidente dei Ragni di Lecco Matteo Della Bordella e un altro compagno di cordata. Ne danno notizia i colleghi di PrimaLecco.it
Scivolata fatale lungo la discesa, tragedia sul Monte Bianco
Ce l’avevano fatta, i tre stavano rientrando dalle Grandes Jorasses dove avevano aperto una nuova via sulla parete est. Una disattenzione, una fatalità lungo la discesa per il rientro, alla cresta Reposoir, è però costata la vita all’alpinista varesino Matteo Pasquetto. Come riportato dall’Ansa, i compagni di cordata hanno spiegato di star scendendo “su un percorso facile”, quando il varesino “si è sbilanciato su una pietra ed è scivolato”. I tre non erano legati, vista la semplicità del tratto, e il giovane è caduto per 30 metri, senza scampo. Il corpo è stato recuperato intorno alle 13.30 dal soccorso alpino valdostano e da quello della Guardia di Finanza di Entrèves.
Addio Matteo Pasquetto, una vita per la montagna
Una tragedia che ha colpito un alpinista, nonostante l’età, di grande esperienza e che sognava di diventare una guida alpina. Pasquetto era parte della spedizione che a febbraio aveva salito l’Aguja Standhardt aprendo una nuova via (“Il dado è tratto”). Spedizione di cui faceva parte anche Matteo Bernasconi, l’alpinista dei Ragni di Lecco ucciso a metà maggio da una valanga sul Pizzo del Diavolo. Conosceva benissimo il Monte Bianco, montagna di cui si era innamorato 5 anni fa e su cui aveva salito numerose vie tanto da poterne scrivere una guida con Fabrizio Calebasso.