Comune e associazioni insieme per recuperare i sentieri in bassa quota
Sono ormai quasi ultimate le operazioni di sistemazione.

Recupero, sistemazione e promozione, tre azioni in una con l'obiettivo di valorizzare una delle grandi risorse della Val Masino: i sentieri bassi. Un'iniziativa che serve anche per distinguere da quelli in alta quota i sentieri che partono dalle frazioni, anticamente usati dagli abitanti. Che ora sono al centro di un articolato progetto avviato dall'Amministrazione comunale per iniziativa del consigliere Giorgio Iobizzi che ha coinvolto le associazioni del paese.
Sentieri bassi, quasi ultimate le operazioni di sistemazione
Posticipati a causa del lockdown, i lavori si stanno per concludere e sono già moltissimi i turisti che in questi giorni percorrono i sentieri ripuliti e dotati di segnaletica. Adatti a tutti, ma sempre con l'accortezza di indossare l'abbigliamento adatto, partono dalle tre frazioni principali, Cataeggio, San Martino e Filorera, e raggiungono i Bagni, la Val di Mello, Sasso Bisolo e il laghetto Moss: camminate di mezz'ora, un'ora e mezza al massimo, nel bosco, in completa tranquillità, lontani dalle zone più frequentate, che consentono di scoprire scorci bellissimi. Merito dei volontari, una cinquantina in totale, che hanno raccolto l'appello del Comune attraverso l'iniziativa "Adotta un sentiero", facendosi carico della pulizia e della sistemazione e infine dell'installazione della segnaletica. Alla promozione pensa ora l'Infopoint indicando ai turisti i sentieri per le passeggiate ma il prossimo passo sarà la stampa di apposite cartine. I lavori hanno visto impegnati il Gruppo Alpini, la Pro Loco, il Csi, il Gruppo Oratorio di Cataeggio, l'associazione "Climbing Val Masino", l'associazione S. Gaetano e la Protezione civile, che hanno mobilitato i volontari.
Iobizzi: "Tanto lavoro ma anche grande soddisfazione"
"Le ore di lavoro di tutto il gruppo non si contano ma con grande soddisfazione, grazie al contributo delle associazioni del paese, stiamo concludendo un progetto molto importante - sottolinea il consigliere Giorgio Iobizzi - Insieme abbiamo eseguito lavori come mai in passato, che hanno consentito di recuperare e attrezzare antichi sentieri che ora possono essere percorsi dai turisti. Il nostro obiettivo è di conservare questo grande patrimonio e di valorizzarlo in chiave turistica, ampliando le opportunità per chi viene in Val Masino attirato dalla Val di Mello. Fondamentale è stata la collaborazione di Michele Bottani e di Gianluca Merga che hanno messo a disposizione le loro competenze e la loro esperienza".
I cartelli indicano meta finale e tappe intermedie
L'installazione della segnaletica, realizzata nel rispetto della normativa specifica, è stata completata dall'indicazione non soltanto della meta finale ma anche delle tappe intermedie e dei relativi tempi di percorrenza, sia per quanto riguarda i sentieri ad anello che quelli con partenza e arrivo in luoghi diversi. Mancano da installare soltanto pochi degli oltre sessanta cartelli realizzati. Le proposte sono molte: il sentiero dei Mulini che da San Martino conduce ai Bagni, quello dal ponte sul torrente Duino a Valbiore, quello che segue il tracciato conosciuto per la gara di corsa "Tri pass en Cornol", nella frazione Cornolo. Il sentiero che da Valbiore consente di raggiungere prima Sasso Bisolo e poi Visido di Fuori, quello che collega Cataeggio al laghetto Moss e ancora le tante scorciatoie da imboccare nel centro storico di San Martino per arrivare in Val di Mello e le vie di arrampicata nella zona del Sasso Remenno. "Quest'anno, nonostante i tempi ridotti a causa del lockdown abbiamo fatto un grande lavoro - conclude il consigliere Iobizzi - Ma noi puntiamo ad estendere il progetto anche ad altri sentieri, a quote più alte, segnalando i percorsi per gli escursionisti esperti con l'obiettivo di avere una rete omogenea, curata e ben segnalata".