referendum 2020

Taglio dei parlamentari: "I valtellinesi dovrebbero votare no"

Le ragioni descritte da un gruppo di cittadini.

Taglio dei parlamentari: "I valtellinesi dovrebbero votare no"
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Tra pochi giorni gli italiani saranno chiamati a decidere sulla riforma costituzionale riguardante il taglio dei parlamentari. Sul tema alcuni  valtellinesi hanno voluto spiegare perchè voteranno no e contestualmente invitano gli altri cittadini della Provincia di Sondrio a fare lo stesso.

Taglio dei parlamentari

Nei giorni 20 e 21 settembre gli Italiani saranno chiamati ad esprimersi tramite referendum sull’ennesimo tentativo di modificare radicalmente e in peggio la nostra Costituzione. La legge costituzionale sulla riduzione dei parlamentari parte da presupposti che riteniamo sbagliati, come l’antiparlamentarismo, l’antipolitica e il qualunquismo. - Si legge nel comunicato diffuso oggi - Il risultato dell’introduzione della legge sarebbe un grave colpo alla possibilità di territori e settori sociali e politici di avere una rappresentanza in Parlamento, quindi un ulteriore motivo di lontananza fra cittadini ed istituzioni. Ma nella nostra provincia esiste anche un altro elemento che riteniamo profondamente dannoso ed ingiusto, conseguenza di questa riforma sbagliata: la riduzione del numero dei parlamentari renderebbe pressoché impossibile l’elezione di un parlamentare del nostro territorio, visto che per eleggerlo servirebbe un numero di elettori superiore a quello di tutti i valtellinesi e valchiavennaschi.

Propaganda

Diminuire il numero dei parlamentari è una risposta sbagliata ad un problema, quello della frattura fra politica e cittadini, che andrebbe affrontato in ben altra maniera, rafforzando i legami fra elettori ed eletti e agendo sulle modalità di formazione della classe politica. - Continuano - Il taglio di deputati e senatori arriverebbe dopo anni di propaganda politica e giornalistica nel corso dei quali si è creato un diffuso senso di ripulsa in una parte dell’opinione pubblica verso gli strumenti politici che dovrebbero consentire la partecipazione dei cittadini alla vita democratica, per cui in molti hanno dato per scontato l’esito del referendum.

Partita ancora aperta

L’andamento della campagna elettorale dimostra invece che sono ancora forti gli anticorpi a difesa della democrazia; le ragioni del NO stanno spostando sempre di più le intenzioni di voto e oggi la partita appare ancora aperta. Abbiamo ritenuto utile e in qualche modo indispensabile che anche nella nostra provincia si alzasse una voce che sostenesse le ragioni di un NO democratico e non strumentale, contribuendo alla diffusione delle idee di difesa della democrazia e rafforzamento degli strumenti di rappresentanza anche nell’opinione pubblica di Valtellina e Valchiavenna, diffondendo in questa nostra realtà la consapevolezza dell’importanza dell’appuntamento referendario.

Invito al no

Invitiamo quindi i cittadini e le cittadine della provincia di Sondrio a recarsi ai seggi e a votare NO alla revisione della Costituzione, respingendo una riforma che infliggerebbe un danno evidente alla vita e ai diritti democratici.

Il messaggio è firmato da:

Carlo Ruina, Pierluigi Zenoni, Vincenzo Servile, ANPI Sondrio, Fausta Messa, Ettore Armanasco, Floriana Valenti, Massimo Chiavacci, Donato Valenti, Marco Valenti, Luca Songini, Valeria Duico, Simone del Curto, Angelo Costanzo, Anna Cerfoglia, Franco Gianasso, Vicki Tshimanga, Irene Scaramellini, Marisa Gualzetti, Federico Gusmeroli, Domingo Combi, Alberto Maspero, Niccolò Leoncelli, Matilde Gusmeroli, Lorenzo Lavegetti, Pietro Stefanelli, Franco Spada, Valerio Righini, Attilio Gugiatti, Massimo Libera, Anna Maria Nobili, Nicola Copes, Barbara Baldini

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