Il fatto

Dona la sua tesi sull'alluvione del 1987 alla Prefettura

E' stata aggiunta al copioso archivio a Palazzo Muzio.

Dona la sua tesi sull'alluvione del 1987 alla Prefettura
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Ieri, mercoledì 30 settembre 2020 la dottoressa Silvia Angelini, laureata nell’Anno Accademico 2014/2015 in Scienze Umanistiche per la Comunicazione presso la Facoltà di Studi Umanistici dell’Università di Milano, ha donato una copia della propria tesi di laurea, dal titolo “L’alluvione in Valtellina sulle pagine della stampa – 1987”, alla biblioteca della Prefettura di Sondrio.

Alluvione del 1987, il ricordo è ancora vivo

Silvia Angelini, attualmente impiegata nell’ambito del turismo e della promozione del territorio, è stata ricevuta dal Prefetto di Sondrio, il quale si è detto particolarmente soddisfatto del fatto che i giovani valtellinesi continuino a portare avanti la memoria di eventi così drammatici per la provincia. Dopo un breve colloquio ha avuto luogo la cerimonia del deposito della tesi di laurea presso la biblioteca della Prefettura sita nella sala riunioni di Palazzo Muzio. L’opera, particolarmente gradita anche perché tra i dipendenti della Prefettura è ancora vivissimo il ricordo di quei tristi giorni, è stata rintracciata da un collaboratore della Prefettura presso la Biblioteca Civica di Morbegno e si aggiunge alla cospicua bibliografia presente negli archivi prefettizi. Questi ultimi sono piuttosto corposi poiché durante la grande emergenza del 1987 presso gli uffici della Prefettura fu istituita la cabina di regia deputata a pianificare, coordinare e dirigere tutti gli interventi di soccorso, assistenza e ripristino delle normali condizioni in provincia.

La tesi di Silvia Angelini

La tesi di laurea compie un interessante parallelismo tra gli eventi accaduti nell’estate del 1987 e il modo in cui gli stessi venivano raccontati dagli organi di informazione. Infatti, la tragedia della Valtellina fu la prima grande catastrofe di rilievo nazionale ad essere seguita in diretta dai mass media, catalizzando l’attenzione dell’opinione pubblica italiana. Di particolare interesse è il racconto della complessa operazione che ha portato alla tracimazione controllata del lago della Val Pola. L’intervento, seguito in diretta dalla stampa, si rivelò piuttosto rischioso oltre che ostico ed ebbe luogo solo dopo un’attenta pianificazione. L’autorizzazione a procedere giunse direttamente dal Ministro per il Coordinamento della Protezione Civile Remo Gaspari, succeduto da pochi giorni al precedente Ministro Giuseppe Zamberletti che, invece, gestì l’emergenza nell’immediatezza dei fatti.

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