Passi avanti sull’interramento
Il Comitato resta vigile.
Situazione.
Passi avanti sull’interramento
Il Comitato per la razionalizzazione delle linee ad alta tensione Valtellina, Vachiavenna e Valcamonica non aveva commentato l’esito della riunione del tavolo tecnico istituzionale avvenuto il primo di ottobre perché non presente al tavolo e con il timore che il tutto si arenasse per l’ennesima volta. "Volevamo vedere dei fatti! Contrariamente a quanto finora successo, e di questo ce ne rallegriamo, abbiamo potuto constatare che un altro passo è stato fatto sulla strada da noi indicata per cominciare la tanta agognata razionalizzazione. Infatti lunedì scorso si è svolto un primo incontro con Terna e i Comuni interessati del Tiranese per individuare il miglior percorso del nuovo collegamento in cavo fra la costruenda cabina a 380 KV di Grosio e la linea internazionale S.Fiorano-Robbia. A farci bene sperare è anche l’esito dell’incontro politico, avvenuto alla fine di ottobre, fra il Comitato, i vertici di Terna e parlamentari del Ministero dello Sviluppo Economico dove si ribadiva la volontà di perseguire gli obiettivi anche da noi condivisi. Il collegamento in cavo a 380 KV fra la cabina di Grosio e la linea internazionale nel Comune di Tovo è senz’altro condivisibile e ci auguriamo che avvenga al più presto; rappresenta comunque l’accettazione di un ulteriore vincolo sul nostro martoriato territorio".
Azione
Pertanto, "il giorno dopo l’entrata in servizio di tale collegamento dovranno iniziare subito i lavori di smantellamento della linea a L. 225 che impatta pesantemente sui Comuni di Sernio e Tirano, e delle linee a 220 KV L.4 – L.5 (ex A2A). Sarà imprescindibile, una volta concordato con i Comuni interessati il percorso del nuovo collegamento, la sottoscrizione di un aggiornamento dell’accordo di programma, ovvero di un nuovo accordo, fra tutti i soggetti interessati a cominciare dal Ministero competente in modo da portare avanti il vecchio, e disatteso accordo del 2003". Un accordo migliorativo dal punto di vista ambientale e del paesaggio "che dovrà comunque confermare lo smantellamento di tutte le linee già previste nel 2003. Riteniamo altresì che in attesa della realizzazione della nuova direttrice a 380 KV Tirano-Venina-Milano si possa intervenire da subito come nel Tiranese ad effettuare l’interramento delle linee ad alta tensione nella piana in Valchiavenna fra i Comuni di Chiavenna e Novate Mezzola. Sollecitiamo vivamente i sindaci della Valchiavenna a darsi una mossa".