Villa di Tirano

Lo sfogo di un barista in tempo di lockdown

"Così è difficile andare avanti".

Lo sfogo di un barista in tempo di lockdown
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La difficile situazione.

Lo sfogo di un barista in tempo di lockdown

Gerry Re Delle Gandine, gestore del bar Gli Antenati di Villa di Tirano, sulla statale 38, analizza la situazione dopo essere stato costretto dal nuovo Dpcm a chiudere le porte del suo locale. E il quadro è davvero difficile, per lui come per tutti gli altri esercenti che stanno affrontando un periodo a dir poco drammatico. In questo senso sembra che Delle Gandine parli un po’ a nome di tanti che abbiamo sentito, e che stanno affrontando i medesimi gravissimi problemi.

Il commento

"Inizio col dire - l’esordio di Delle Gandine - che non sono neanche più arrabbiato, e questo è già grave. Purtroppo sono molto deluso, perché abbiamo fatto tutto quello che c’è stato chiesto di fare: ci siamo attrezzati con tutti i mezzi di sicurezza personale di igiene, (parlo di mascherine e gel disinfettanti, spray per igienizzare superfici eccetera eccetera) e qui ci avevano promesso il 60% di rimborso e, bene che sia andata, ci hanno riconosciuto - non so in base a che cosa - il 9%. Poi ci hanno fatto togliere tavoli, sedie, abbiamo fatto da vigile quando dopo le 18 le persone potevano rimanere nel locale solo seduti. Poi ci hanno fatto chiudere alle 18 come se il virus si propagasse all’aperitivo serale. Poi non potevamo vendere il vino da asporto mentre i supermercati sì. Io credo che se i ragazzi volevano bere per strada potevano fare la scorta prima delle 18 nei locali o anche dopo nei supermercati. Bene, detto questo, credo che bastava che chi di dovere controllasse le piazze e punisse eventuali trasgressori. Così come chi era colpevole della cosiddetta movida durante il periodo estivo. Invece siamo passati dal niente, cioè il non controllo, alla chiusura di tutto".

Situazione

E la situazione per gli esercenti si fa sempre più drammatica, anche in vista delle incertezze riguardo l’importantissimo periodo di Natale. "Tutti sanno che il problema sono le scuole e soprattutto i trasporti. Per quanto riguarda gli ospedali avrebbero potuto trattarli in modo diverso. Assumere personale sanitario e, a questo proposito, ricordate come sono stati trattati i famosi ‘angeli’, cioè quei dottori e quegli infermieri che si sono fatti e si stanno facendo ancora un mazzo tanto? Io, come tanti altri, continuerò a rispettare le regole e le imposizioni fatte, anche se sono e credo di poter dire siamo, stanchi".

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