Livigno

La pista da bob non può aprire

Rinuncia obbligata.

La pista da bob non può aprire
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L’offerta turistica invernale di Livigno e Trepalle perde un pezzo, anzi due.

La pista da bob non può aprire

Dopo il nuovo decreto governativo di venerdì scorso in materia di contenimento del virus riguardante le vacanze natalizie, la società impianti Mottolino, guidata da Marco Rocca, si è vista costretta a non aprire la pista da bob che aveva intenzione di dedicare ai pedoni escursionisti e appassionati di slittino. Stessa sorte è toccata al rifugio M’eating point, che doveva essere la base di appoggio dell’iniziativa.

Il commento

Così i referenti della società. "Nella totale incertezza di questi ultimi tempi e nella mancanza di una linea guida da seguire, ci troviamo obbligati a non aprire le due attività che avevamo annunciato, dedicate ai pedoni: la pista per la discesa con il bob, lunga circa un km, con 200 metri di dislivello, percorribile a piedi in un’ora fino a passo Eira, realizzata adeguando l’attuale pista da sci - preclusa all’utilizzo a causa della chiusura degli impianti di risalita - a tracciato ben battuto su cui scendere e salire in maniera alternativa, e l’annesso rifugio M’eating point. Ci scusiamo per il disagio, ma siamo costretti a prendere questo provvedimento, ringraziando per la comprensione".

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