Lombardia

Voto contrario dei Partito Democratico al bilancio di previsione: "Sembra una lista della spesa senza criterio"

Le ragioni spiegate dal consigliere dem, Raffaele Straniero.

Voto contrario dei Partito Democratico al bilancio di previsione: "Sembra una lista della spesa senza criterio"
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"La Lombardia ha bisogno di una prospettiva che guardi al futuro e aiuti i lombardi a non sentirsi più soli, come sono stati in questi mesi di fronte alla pandemia e alle sue conseguenze economiche”, è la sintesi con cui Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd, inquadra il bilancio di previsione 2021-2023, approvato con il voto contrario dei dem.

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Senza visione né prospettiva

I motivi sono presto detti, insiste Straniero: “Avevamo proposto di impegnare 500 milioni di nuove risorse regionali seguendo le indicazioni del Recovery Fund per l’innovazione, la sostenibilità, la qualità della vita e dell’ambiente, ma Lega e alleati hanno preferito fare altro, destinando queste risorse su micro-interventi di basso impatto sociale. Questo bilancio della Giunta Fontana non ha una visione, né una prospettiva”.

‘Lista della spesa’

Raffaele Straniero

Straniero spiega cosa è successo: “Non si possono impegnare somme così rilevanti e importanti per il futuro della Lombardia con un metodo da ‘lista della spesa’, stilata dai consiglieri di maggioranza senza una preventiva consultazione dei territori, senza aver determinato criteri, approvato bandi o altro”. La questione è balzata agli occhi dell’opinione pubblica dopo la denuncia di Milena Gabanelli su Il Corriere della sera, ricorda il consigliere Pd: “Il nostro Gruppo aveva detto che non si possono distribuire somme così importanti senza nessun criterio. Se pensiamo che in regione, dove la maggior parte dei comuni è amministrata da liste civiche di centrosinistra, il 77 per cento di questi fondi è stato erogato a favore di Comuni di centrodestra, è tutto dire”.

Approvato ordine del giorno

Soddisfazione al consigliere Pd è venuta dall’approvazione di un ordine del giorno: “Con un atto firmato e presentato da me, abbiamo impegnato la Giunta a prevedere ulteriori misure complementari a quelle nazionali a ristoro delle attività penalizzate dalla crisi economica e a estenderle anche alle realtà associative senza fine di lucro. Inoltre, abbiamo chiesto di velocizzare i tempi di pagamento della Regione verso i fornitori”. Il consigliere Pd è decisamente compiaciuto “perché dopo 4 decreti legge Ristori del Governo e 2 provvedimenti regionali, di cui il primo con risorse proprie e il secondo con risorse statali, passa il principio che tutte le categorie penalizzate dalla crisi economica dovranno essere ristorate”.

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