studio di CRIF

Sondrio: l'impatto del Covid-19 sul credito alle famiglie, calano mutui e prestiti

Nonostante la pandemia, le richieste di nuovi mutui vengono sostenute dalle surroghe e crescono del +2,7% nel 2020 Forte invece la contrazione dei prestiti personali (-25,6%) e finalizzati (-19,6%)

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L’anno appena concluso è stato fortemente condizionato dall’instabilità causata dalla pandemia, che ha influenzato la propensione degli italiani a richiedere un finanziamento per sostenere consumi e progetti di spesa. È quanto emerge dal Barometro del Credito alle Famiglie (fonte: EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da CRIF), che rispetto all’anno precedente segnala una contrazione del -24,7% per le richieste di prestiti personali e del -13,5% per i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi, a fronte di un incremento pari a +2,8% per le richieste di mutui e surroghe, con queste ultime che hanno determinato la performance positiva del comparto.

Il 2020 si è caratterizzato anche per un andamento contrastato degli importi medi richiesti, che per i mutui immobiliari si sono attestati a 133.577 euro (in crescita del +2,0% rispetto all’anno precedente), contro i 6.706 euro dei prestiti finalizzati (-1,5% rispetto al 2019) e i 12.498 euro dei prestiti personali (-2,3%).

In Lombardia

Crescono le richieste di mutui, prestiti in calo

Per quanto riguarda la Lombardia, dallo studio di CRIF emerge come nell’anno appena concluso il numero di richieste di nuovi mutui e surroghe abbia fatto registrare un +2,7%, con aumento generalizzato in tutte le province. L’accentuazione più forte a Cremona e Lodi, dove l’incremento è stato rispettivamente pari a +16,3% e +10,4%. Tiene Milano, dove la crescita è stata del +1,7%, seppur al di sotto di Brescia (+4,2%), Como (+4,0%), Monza e Brianza (3,4%), Mantova (4,8%) e Pavia (+5,0%). Leggere contrazioni registrate a Bergamo (-0.8%) e Sondrio (-3,2%).

Decisamente peggiore la performance dei prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (quali auto e moto, arredo, elettronica ed elettrodomestici, ma anche viaggi, spese mediche, palestre ecc.) e dei prestiti personali, che in tutte le province mostrano una pesante flessione che riflette la debolezza dei consumi, specie di beni durevoli. Nello specifico, per quanto riguarda i prestiti finalizzati, la Lombardia segna un -19,6% complessivo. Nelle province di Monza e Milano si registrano le contrazioni più accentuate, rispettivamente con -21,8% e -20,7%, precedendo Varese (-20,3%) e Bergamo (-20,4%).

Dinamica analoga per i prestiti personali, dove la regione registra un calo complessivo delle richieste del -25,6%, con tutte le province che segnano una flessione oltre il -20%. La contrazione più accentuata si registra a Brescia (-29,9%), Lecco (-26,7%) e Mantova (-26,2%).

L’importo medio richiesto cresce per i mutui ma non per i prestiti

Relativamente all’importo medio dei mutui richiesti, si registra un aumento generalizzato con la sola eccezione rappresentata da Lodi (-0,4%). Rispetto alla rilevazione sull’anno 2019, la provincia di Como vanta la crescita più marcata (+6,5%) che porta il valore ad assestarsi a 147.451 euro. È però Milano che guida la classifica regionale con oltre 170.000 euro (+4,4%) rispetto al 2019 e 2° posto assoluto nel ranking nazionale dietro Bolzano), davanti a Sondrio, con 149.538 euro.

Per i prestiti finalizzati, invece, l’importo è in calo in quasi tutte le province, ad eccezione di Monza (+1,5%), Varese (+1,4%), Lodi (1,1%) e Bergamo (+0,5%), con la flessione più significativa a Sondrio (-10,2%). Il valore richiesto più elevato si registra a Como, con oltre 8.500 euro malgrado una flessione del -2,4% rispetto al 2019, contro i 8.118 Euro di Varese, i 7.988 di Sondrio e i 7.925 di Lecco.

Anche per le richieste di prestiti personali la Lombardia ha visto un aumento apprezzabile nel 2020, con un +8,3% rispetto all’anno precedente, leggermente al di sotto della performance rilevata a livello nazionale (+9,1%).

Infine, per quanto riguarda l’importo medio dei prestiti personali richiesti, la Lombardia registra una flessione media del -3,0%, con Lecco però in netta controtendenza (+7,8%) e un valore richiesto che ammonta a 12.786 euro. Al secondo posto Milano, con 12.202 euro e una flessione del -4,1%% rispetto al 2019.

Fonte: CRIF

“Come spesso accade nei momenti di incertezza, nell’anno appena concluso gli italiani hanno preferito adottare un atteggiamento prudente.

Sono i prestiti personali ad aver risentito maggiormente della crisi e a non aver ancora manifestato concreti segnali di recupero, mentre i prestiti finalizzati sono ripartiti nel post-lockdown per poi bloccarsi nuovamente a partire da ottobre, con la seconda ondata di contagi.

Anche la crescita delle richieste di mutui va vista in questa luce in quanto il comparto è stato sostenuto primariamente dalle surroghe, che hanno visto un vero e proprio boom stimolato dalla necessità delle famiglie di individuare soluzioni quanto più sostenibili rispetto al bilancio familiare – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF – Sempre che non si presentino ulteriori elementi condizionanti, per il 2021 si prevede un recupero della domanda di prestiti e di mutui, favorita anche dalle prospettive di ripresa dei consumi e da tassi ancora appetibili. Alla luce del peggioramento della rischiosità del comparto, tornata a crescere nell’ultima parte del 2021, le politiche di erogazione da parte di banche e finanziarie potrebbero però essere improntate a una certa cautela.”

 

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