Il concetto di autorità ieri e oggi nel nuovo libro di monsignor Viganò “Testimoni e Influencer”
Nuovo appuntamento con “Sentieri letterari nella contemporaneità” la rassegna online targata Ust Sondrio e Cremona.
Dalle pagine del Nuovo Testamento, passando per il Medioevo al Concilio Vaticano II, fino ad arrivare ai giorni nostri: come si è sviluppato il concetto di autorità? È da tale quesito che prende le mosse il volume di Monsignor Dario Edoardo Viganò dal titolo “Testimoni e Influencer. Chiesa e autorità al tempo dei social”.
Il concetto di autorità tra testimoni e influencer
Il libro, che porta la firma autorevole del Vice Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze già Prefetto del Dicastero per la Comunicazione, è stato presentato ieri sera in occasione del decimo appuntamento della rassegna online “Sentieri letterari nella contemporaneità”, promossa dagli UST di Sondrio e Cremona, e trasmesso in diretta streaming sul canale Youtube dell’Ufficio scolastico. Ad introdurre l’incontro, moderato dal giornalista Nicola Tomasoni, è stato il Dirigente Fabio Molinari. "Questo appuntamento rientra nel solco dei numerosi incontri dedicati all’educazione civica nel senso più ampio del termine – ha esordito Molinari –. Al giorno d’oggi ci sono tantissimi “influencer” e pochi “testimoni” ma trovo che, per le nostre scuole, sia davvero importante poter contare su dei testimoni autentici, non per forza personaggi celebri, quanto piuttosto veri e propri modelli di vita, delle guide e dei punti di riferimento per i nostri ragazzi".
L'autorità al tempo dei social
Secondo quanto indicato dall’autore, con l’avvento dei social network dove ciascuno ha uguale dignità di parola, il concetto tradizionale di autorità cede il passo a relazioni asimmetriche e a nuove forme di autorità definite “post-mediali” che non vengono assegnate in maniera aprioristica, bensì “scelte” nella misura in cui sono le singole persone a stabilire quali siano le fonti più o meno attendibili. Tuttavia, ancora oggi, vi sono però delle felici circostanze in cui, attraverso una dinamica relazionale, è possibile che autorità tradizionali e post-mediali riescano a convivere: una sfida che in realtà appartiene tanto al presente quanto al passato.
"Come ben illustrato nel volume di Monsignor Viganò, attraverso i nuovi social media e tramite i loro influencer, oggi è molto più difficile guardare al concetto di autorità come portatrice di valori sostanziali ma si dia maggiore importanza al numero di followers quale sorta di legittimazione per dire la propria – ha voluto sottolineare il prefetto di Sondrio, Salvatore Rosario Pasquariello, consueto ospite della rassegna –. Anche per questo, insieme al dirigente Molinari, abbiamo pensato di coinvolgere il più possibile i giovani in questo percorso di educazione civica che si estrinseca attraverso tre pilastri fondamentali: la Costituzione, lo Sviluppo sostenibile e la Cittadinanza digitale, il cui libro di Viganò rientra a pieno titolo nel solco di quest’ultimo aspetto".
I social diventano autorità nella vita delle persone
Particolarmente significativo l’intervento di Sua Eminenza Cardinale Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena:
"Con questo libro l’autore ci riporta alla mente il significato del concetto di autorità da quello genitoriale a quella dell’obbedienza religiosa, passando attraverso scene evangeliche e portandoci a comprendere come di fatto i social oggi diventino un’autorità nella vita di una persona – ha fatto notare –. Personalmente nel testo leggo poi molto del tempo presente, di un anno in cui ci siamo sia rifugiati che aperti e liberati attraverso tali strumenti. Una chiara, e a tratti drammatica, oscillazione fra un uso ed un abuso di questi come dei tanti mezzi che la vita ci mette a disposizione. L’analisi del volume è utile anche per comprendere come non dipendere da un influencer e come fare in modo che tutto ciò possa continuare ad essere una grande opportunità. Con l’avvento della pandemia il mezzo visivo e i contatti “a distanza” hanno permesso di rendere “presenti” molte più persone per questo punterei ad un’integrazione di mezzi: distanza e vicinanza affinché siano l’uno al servizio dell’altro".
Monsignor Viganò: "Fondamentale la vigilanza critica"
La dimensione normativa e regolativa dell’autorità viene oggi messa in discussione dai social media, che per loro natura non sono gerarchici, ma aggregano e attivano appartenenze sui criteri dell’omologazione. Le community si organizzano sulla base di interessi e visioni comuni, espellono le dissonanze e seguono gli influencer, a cui conferiscono autorità in un determinato ambito e in un tempo circoscritto.
"Oggi, con la penetrazione del digitale e con l’abbassamento dei costi c’è una sorta di orizzontalità per cui di fatto, un tweet di un professore universitario e quello di un ragazzo di 16 anni, non differiscono per la forma rappresentativa – ha spiegato Monsignor Viganò –. Pertanto diventa fondamentale la capacità di sviluppare una vigilanza critica anche alla luce di quello che è il tema della privacy, un tema, a mio avviso piuttosto fittizio all’interno del grandissimo mondo digitale nel quale non abbiamo autorità costituite (potere legislativo e giudiziario) e nel quale si stanno sviluppando modelli economici del tutto nuovi sui quali occorre però vigilare. Oggi è dunque più che mai importante non arretrare sul fronte dell’intuizione e della passione critica".
Chi fosse interessato può vedere l'intero incontro sul canale Youtube dell’Ufficio Scolastico al link https://www.