Valfurva

Il Comune di Valfurva vuole sistemare la pista forestale di emergenza Calvarana

Sono previsti quattro lotti per dimezzare il tracciato e il tempo di percorrenza.

Il Comune di Valfurva vuole sistemare la pista forestale di emergenza Calvarana
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Quattro lotti, il primo sarà appaltato in autunno, quattro macro interventi, per dimezzare il tracciato e il tempo di percorrenza.

Il Comune di Valfurva mette mano alla pista forestale di emergenza Calvarana, che oggi dal ponte di Clus in bassa valle porta a Santa Caterina dopo un impervio tragitto di quasi 14 km percorribile in una media di 45 minuti, eccezionalmente usata, eccetto che nella stagione invernale, durante l’emergenza Ruinon stante la chiusura della strada provinciale 29 del Gavia. Non più di 40 giorni fa, 3,5 milioni di euro, originariamente in capo alla Comunità montana Alta Valtellina erogati dalla Regione, sono stati dirottati all’amministrazione comunale.

Bellotti

"Nonostante ci fosse uno studio preliminare - dice il vicesindaco Luca Bellotti - abbiamo dovuto ripartire, affidando l’incarico a tecnici anche locali che ringraziamo; affronteremo un lotto per volta; il primo sarà una variante, un raccordo, un nuovo percorso che sfrutterà parte del tracciato esistente. Abbiamo sposato l’idea più interessante di grande contributo al problema, opportunamente verificato nella fattibilità dal Consorzio Forestale e dai geologi".

Un altro intervento certo nell’ultimo lotto sarà il bypass sulla pista Deborah Compagnoni; attualmente un tratto di strada coincide con un tratto di pista. Nel mezzo del percorso complessivo della pista di Calvarana, verranno valutate pendenze, spazi di manovra, in modo da non penalizzare le proprietà private, ma migliorando la viabilità il più possibile. Il tracciato è già inserito nella Vasp (Viabilità agro silvo pastorale).

Analisi

Continua il vicesindaco Bellotti:

"Faremo il massimo per una strada del genere, chiusa in stagione invernale, ma per noi non va asfaltata; il nostro obiettivo è che la 29 del Gavia sia la strada in sicurezza per eccellenza; non possiamo affidarci solo a una viabilità basata su strada di emergenza; è opportuno sistemare questa pista alternativa in una bella strada turistica per passeggiate, o per chi effettua manutenzione del territorio, con la speranza di usarla per le emergenze il meno possibile, visti i lavori che Provincia e  Anas stanno portando avanti per la sicurezza del Ruinon; ma nel caso in cui dovesse succedere, almeno avremo dimezzato i tempi di percorrenza".

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