Test salivare nelle scuole, al via la sperimentazione in Valchiavenna
La raccolta del campione salivare è una procedura semplice e prevede l’inserimento in bocca di un apposito dispositivo di raccolta. Il campione prelevato sarà analizzato presso il laboratorio di riferimento e il risultato sarà pubblicato sul fascicolo elettronico
Anche nel territorio dell’ATS della Montagna sta per prendere il via il percorso di testing nelle scuole voluto da Regione Lombardia. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla fattiva collaborazione delle Scuole e degli Uffici Scolastici Territoriali.
Di cosa si tratta?
Si tratta di un’attività di sorveglianza e monitoraggio eseguita grazie all’utilizzo di test salivari molecolari, uno strumento innovativo e non invasivo in grado di contribuire a rendere la scuola un luogo ancora più sicuro.
I test salivari sono semplici da utilizzare e meno invasivi e fastidiosi rispetto ai tamponi naso faringei. Basta infatti chiedere ai ragazzi o ai bambini di tenere in bocca per circa due minuti un bastoncino con un dispositivo di raccolta che sarà successivamente inviato al laboratorio di riferimento per la successiva analisi e refertazione. I risultati ad oggi ottenuti attraverso l’impiego di questo nuovo dispositivo mostrano una notevole efficacia.
I testi salivari sono altamente sensibili e consentono di identificare i soggetti con alta carica virale anche quando pre-sintomatici e asintomatici.
Dove si inizia?
La sperimentazione prenderà il via nel Distretto Valtellina e Alto Lario e più precisamente in Valchiavenna presso l’istituto Comprensivo Garibaldi in 3 classi della scuola dell’Infanzia, in 5 classi della scuola primaria e in 3 classi della scuola secondaria di primo grado, per un totale di circa 180 studenti.
Le date individuate sono il 20 maggio, con ripetizione a distanza di 14 giorni, il 3 giugno, a partire dalle 8.30. La somministrazione del test avverrà con la supervisione di personale sanitario di ATS. Tutte le famiglie sono state informate attraverso una comunicazione scritta e l’invio del modulo per il consenso informato che va sottoscritto dai genitori o da chi esercita la patria potestà al fine di poter aderire alla sperimentazione. L’adesione è su base volontaria.
Nel Distretto Valcamonica verrà condotta una indagine allargata su contatti di caso. Per l’offerta del test salivare è stato identificato l’Istituto Comprensivo Bienno, con il suo plesso di Bienno. Il test verrà somministrato il 19 maggio a 4 classi dell’Istituto che non sono state poste in quarantena, nell’ambito di un plesso nel quale si sono verificati alcuni casi in classi diverse. In particolare il test verrà offerto agli alunni di 4 classi di scuola secondaria di primo grado per un totale di circa 75 alunni coinvolti.
Che cosa comporta la partecipazione al test?
La raccolta del campione salivare è una procedura semplice e prevede l’inserimento in bocca di un apposito dispositivo di raccolta. Il campione prelevato sarà analizzato presso il laboratorio di riferimento e il risultato sarà pubblicato sul fascicolo elettronico.
Cosa comporta l’esito del test?
In caso di tampone salivare positivo, il soggetto sarà contattato da personale di ATS per l’esecuzione (nel più breve tempo possibile) del tampone naso faringeo di conferma. In attesa dell’esito del tampone, lo studente dovrà rimanere in isolamento. In caso di tampone positivo sarà disposta la quarantena per tutti i contatti stretti sia scolastici sia familiari. In caso di tampone negativo termina l’isolamento.
“E’ un’iniziativa molto importante il cui esito ci darà indicazioni sia sulla fattibilità dell’utilizzo di questi test per garantire l’apertura delle scuole in sicurezza sia sulla capacità di auto somministrazione nelle diverse classi di età. Commenta il Direttore Generale dell’ATS Lorella Cecconami – L’utilizzo dei test salivari, proprio per la semplicità della raccolta del campione, offre la possibilità di effettuare indagini anche ripetute nel tempo che saranno davvero utili soprattutto nel contesto scolastico”.