In Bassa Valle la parola d'ordine è “Valorizziamoci!”
L'idea è di mettere in rete tutte le cose da vedere e da fare sul territorio.
Il Consorzio Turistico Valtellina di Morbegno ha predisposto un’iniziativa territoriale denominata “Valorizziamoci!”, progetto che ha come obiettivo quello di far conoscere e rendere attrattivo per il turista, ma non solo, il patrimonio storico, artistico e naturale presente in ogni comune del mandamento di Morbegno.
L’idea nasce dalla consapevolezza che il nostro territorio è ricco di “tesori nascosti”, posti peculiari e meno noti, che meritano di essere valorizzati. Si tratta di un viaggio di scoperta che comporta un cambio di prospettiva e un affinamento della vista, in primis proprio da parte di noi residenti.
“Valorizziamoci!”, ecco il primo step del progetto
La prima fase del progetto consiste in un censimento di quei punti di interesse meritevoli sia per il loro valore materiale, sia perché legati a storie curiose, eventi storici o tradizioni. A tal proposito il Consorzio ha provveduto a diramare alle amministrazioni comunali e alle associazioni del territorio la comunicazione con la presentazione del progetto e la modulistica che consentirà di rilevare e mappare questo patrimonio meno conosciuto.
Lo scopo è promuovere un sistema di risorse turistiche diffuse sul territorio, a beneficio di tutti, sia visitatori sia residenti del mandamento che avranno l’occasione di riscoprire la bellezza in casa propria. Il passo successivo alla raccolta dati sarà, quindi, pubblicizzare quanto ricevuto attraverso dei post dedicati sui canali Instagram e Facebook del Consorzio, nonché tramite il sito internet.
Salvi: "Ampia condivisione per fare una vetrina del territorio"
Dichiara il consigliere del Consorzio Turistico Valtellina di Morbegno Giulio Salvi, promotore del progetto:
"Auspichiamo un ampio riscontro da parte dei comuni del Mandamento, la collaborazione di tutti è fondamentale per creare questa nuova vetrina del territorio dedicata alla storia, alla cultura e all’arte della nostra terra. Ciò consentirebbe di allestire un sistema integrato in aggiunta all’offerta turistica più conosciuta e potenziarla attraverso itinerari insoliti, fuori dai consueti percorsi turistici".