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Autonomia differenziata: UNCEM Lombardia a Milano per l’incontro con il Ministro per gli Affari regionali e Autonomie

Un tavolo di confronto con i principali stakeholders lombardi, ed occasione per dare avvio ad un lavoro di studio che sarà svolto in Commissione, finalizzato all’approfondimento del DDL 615.

Autonomia differenziata: UNCEM Lombardia a Milano per l’incontro con il Ministro per gli Affari regionali e Autonomie
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Si è tenuto venerdì 21 luglio, un importante momento di confronto presso la sede del Consiglio regionale della Lombardia con il Ministro per gli Affari regionali e Autonomie, Sen. Roberto Calderoli, al fine di condividere gli avanzamenti dei lavori in merito al DDL 615 “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”.

Confronto

Un tavolo di confronto con i principali stakeholders lombardi, ed occasione per dare avvio ad un lavoro di studio che sarà svolto in Commissione, finalizzato all’approfondimento del DDL 615. Nel corso del suo intervento il Ministro Sen. Roberto Calderoli ha sottolineato che l’autonomia differenziata è un tema importante e condiviso da undici Regioni, che corrispondono al 74% della popolazione. Si tratta, ha aggiunto, di una norma che non intende spaccare il Paese o le sue diverse aree, creando fratture tra centro e periferie, ma anzi costituire lo strumento per superare quei divari, senza sottrarre risorse alle regioni meno sviluppate, ma, ancor di più, garantendo gli stessi livelli essenziali delle prestazioni erogate a tutti i cittadini su tutto il territorio, cosa che oggi non avviene in maniera omogenea.

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Presente al tavolo di lavoro anche il Presidente UNCEM Lombardia Tiziano Maffezzini, che ha commentato:

“Uncem Lombardia guarda con favore al processo legislativo attivato per giungere all'autonomia regionale differenziata. Un processo che responsabilizza le istituzioni, a garanzia di scelte coerenti con le specificità territoriali; occorrerà saperla gestire con consapevolezza e giudizio. Più di altri, i territori montani, così unici ed identitari, potranno lì trovare risposte alle proprie esigenze per costruire il proprio futuro. La declinazione territoriale dell'autonomia differenziata sarà il motore di uno sviluppo sociale ed economico innovativo e sostenibile, con la montagna protagonista in questo nuovo percorso grazie alla capacità progettuale che qui trova terreno fertile.”

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