La morte di don Roberto, sindacati, Pd e Rifondazione: “Non si strumentalizzi quanto accaduto, lui non lo vorrebbe”
Decine i messaggi di cordoglio per l'assurdo omicidio.
Tutta la città di Como è attonita di fronte all’uccisione di questa mattina di don Roberto Malgesini, originario di Regoledo di Cosio Valtellino, in prima linea da sempre nell’aiuto ai più deboli e agli emarginati. (LEGGI QUI LA NOTIZIA)
Il cordoglio dei sindacati: “Non si strumentalizzi quanto accaduto”
Cgil, Cisl e Uil esprimono il proprio cordoglio verso i famigliari e le persone vicine a don Roberto Malgesini. “E’ stato un sacerdote impegnato, fino alla fine, per aiutare gli ultimi – dichiarano Umberto Colombo, Daniele Magon e Salvatore Monteduro, segretari generali provinciali di Cgil, Cisl e Uil – proprio per rispetto al suo operato, ci auguriamo che non si strumentalizzi quanto accaduto. Sempre nel rispetto dell’impegno di don Roberto, non si può più procrastinare una presa di coscienza da parte delle istituzioni e della politica per trovare soluzioni al disagio psichico e sociale presente in città, una strada che vada in direzione opposta alla marginalizzazione”. Nel corso degli anni, don Roberto aveva collaborato anche con la Cisl dei Laghi, in particolare con l’Anolf Como, per il supporto ai richiedenti asilo nel disbrigo dei documenti. Così lo ricorda Rosangela Pifferi, presidente di Anolf Como: “Non dimenticheremo il suo sorriso che non si spegneva mai nonostante le difficoltà, il suo esempio di amore e generosità incondizionata resterà vivo nei nostri cuori”.
Pd: “Lascia un vuoto incolmabile per Como”
“Questa mattina un fortissimo dolore, un senso di smarrimento ha investito la città di Como. Siamo senza fiato davanti all’uccisione di don Roberto Malgesini, sacerdote e persona di eccezionale umanità che ha scelto di lavorare per strada, accanto agli ultimi e agli emarginati e ai quali non ha mai negato aiuto, amore e misericordia – è la nota firmata dal Partito Democratico di Como e in particolare da Chiara Braga, Federico Broggi, Stefano Fanetti, Gabriele Guarisco, Matteo Introzzi, Tommaso Legnani, Patrizia Lissi e Angelo Orsenigo – Schivo e riservato, Don Roberto si è sempre impegnato per i più deboli, senza chiedere nulla per sé. La sua morte, avvenuta in maniera così violenta e insensata lascia tutti attoniti e affranti. In un mondo in cui altruismo, carità e umanità sono risorse sempre più rare e incredibilmente preziose, Don Roberto lascia un vuoto improvviso e tragicamente incolmabile per Como e tutta la nostra comunità”.