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Turisti lasciati in stazione: esplode la polemica, arriva l’interpellanza in Regione

Turisti lasciati in stazione: esplode la polemica, arriva l’interpellanza in Regione
Domenica sera, alla stazione di Lecco, alcuni turisti diretti verso Milano sono rimasti letteralmente a piedi dopo un viaggio già complicato a causa dei lavori sulla linea ferroviaria. Avevano raggiunto Lecco con un bus sostitutivo, ma una volta arrivati in stazione hanno scoperto che il treno per Milano era già partito, senza attenderli.La scena ha lasciato sorpresi i viaggiatori, che si aspettavano una coincidenza garantita, soprattutto considerando che la sostituzione del servizio era programmata. Il personale ha spiegato che il convoglio “non era obbligato” ad attendere l’arrivo del bus sostitutivo, ma questa risposta non ha convinto né i passeggeri né il consigliere regionale Gian Mario Fragomeli, che ha portato la vicenda all’attenzione della Regione Lombardia con un’interpellanza ufficiale.

Un problema che va oltre il singolo episodio

L’accaduto non rappresenta solo una disavventura isolata, ma segnala una criticità più ampia nel coordinamento dei servizi di trasporto. Quando la ferrovia è interrotta e i passeggeri vengono dirottati su mezzi sostitutivi, il collegamento tra autobus e treni dovrebbe essere garantito e organizzato in modo efficiente, specialmente in un territorio a forte vocazione turistica come il lecchese.

In questo periodo di lavori infrastrutturali – anche in vista delle Olimpiadi invernali – fatti come questo sollevano dubbi sulla capacità del sistema di assicurare continuità di servizio e accoglienza ai viaggiatori.

Le richieste alla Regione

Con l’interpellanza, Fragomeli chiede chiarimenti su diversi punti:

  • Se sia previsto o meno che un treno attenda l’arrivo di un bus sostitutivo in caso di ritardo;
  • Se la pianificazione degli orari abbia realmente considerato i tempi effettivi di percorrenza dei mezzi sostitutivi;
  • Se esista un protocollo chiaro per evitare che i passeggeri restino senza coincidenza.

Cosa potrebbe cambiare

Per evitare il ripetersi di episodi simili, sarebbe necessario un migliore coordinamento tra i gestori del servizio ferroviario e quello su gomma, insieme a una comunicazione più chiara e tempestiva verso i viaggiatori. Anche un margine di attesa minima nei casi di ritardo programmato potrebbe fare la differenza.