Esperienza importante

"Uno sguardo da dentro": a Sondrio la mostra fotografica che porta il carcere tra la gente

Realizzata dai detenuti della Casa Circondariale di Sondrio, la mostra fotografica “Uno sguardo da dentro” verrà inaugurata il 1° luglio a Palazzo Pretorio: un progetto di formazione e reinserimento sociale promosso da Enaip con il sostegno di Fondazione ProValtellina.

"Uno sguardo da dentro": a Sondrio la mostra fotografica che porta il carcere tra la gente
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Il 1° luglio, alle ore 17.30, verrà inaugurata presso le sale espositive di Palazzo Pretorio la mostra fotografica dal titolo “Uno sguardo da dentro - il carcere raccontato attraverso gli scatti dei detenuti”. La mostra è il risultato finale di un laboratorio di fotografia finanziato da Fondazione ProValtellina e realizzato da Fondazione ENAIP Lombardia – sede di Morbegno – in collaborazione con la Casa Circondariale di Sondrio e svoltosi all’interno dell’istituto penitenziario nell’anno 2024.

Mostra fotografica

Alla realizzazione del corso hanno partecipato sei detenuti, coordinati e istruiti dal fotografo professionista Domiziano Lisignoli; la finalità del progetto infatti era proprio quella di esprimere il vissuto dell’esperienza detentiva attraverso le capacità tecniche del mezzo fotografico, in particolare i detenuti hanno scelto alcuni momenti significativi della vita penitenziaria, ad esempio i momenti di socialità, di cura del sé, di rito religioso, i momenti di colloquio con i propri familiari e in generale scene di vita quotidiana nel contesto detentivo.

La prima mostra è stata realizzata all’interno della Casa Circondariale di Sondrio il 24 novembre 2024 e ha previsto la presenza delle Autorità locali, dopodiché la stessa si è svolta anche negli spazi del Centro formativo ENAIP di Morbegno, ora, con il patrocinio del Comune di Sondrio, l’intento è quello di poter estendere all’intera cittadinanza la possibilità di prendere visione di quanto realizzato.

Durante la giornata dell’inaugurazione saranno presenti il Direttore, Ylenia Santantonio, e il Comandante, Mattia Bonanno, della Casa Circondariale, il professionista che ha condotto il laboratorio, Domiziano Lisignoli, e rappresentanti di Fondazione Enaip, i quali introdurranno e spiegheranno ciò che è stato realizzato durante il laboratorio. In seguito all’evento di inaugurazione sarà possibile fruire della mostra presso Palazzo Pretorio dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 14.30 alle ore 16.30 fino al giorno 10 luglio.

Dare voce a chi non ha voce

"Fondazione ProValtellina è da sempre vicina al sociale, alle fragilità, a chi in un momento della propria esistenza ha particolarmente bisogno. Dare voce a chi non ha voce far tornare a sognare chi crede d’aver perduto la propria vita. Il carcere è emarginazione, sofferenza, disagio. Ricordiamoci sempre che esistono persone che vanno aiutate, il nostro contributo va proprio in questa direzione, essere al fianco di chi ha bisogno. Ringraziamo Enaip, la casa Circondariale di Sondrio, il Direttore il Comandante e tutto il personale per questa bella collaborazione" dichiara Marco Dell’Acqua presidente Fondazione ProValtellina e membro Commissione Centrale di Beneficenza Fondazione Cariplo.

"Come Amministrazione comunale abbiamo apprezzato molto questa iniziativa e siamo ben lieti di garantire il nostro contributo offrendo i nostri spazi a questa iniziativa decisamente formativa e significativa per la forte valenza educativa e riabilitativa - afferma l'assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione Marcella Fratta -. L’esperienza detentiva deve offrire occasioni di miglioramento e favorire l'inclusione facilitando il reinserimento nella vita sociale".

Acquisire delle competenze

Bryan Pace e Andrea Donegà, rispettivamente formatore Enaip e tutor del corso Direttore Enaip Morbegno, commentano:

"Questa mostra non è solo un insieme di fotografie stupende ma è un’esperienza da vivere perché dietro ogni quadro ci sono le storie delle persone. Per noi, sicuramente, è stato un percorso importante dal punto di vista professionale e, soprattutto, un momento di crescita umana. La mostra, partita dal carcere e passata per le aule di Enaip, ora viene messa a disposizione del territorio e della cittadinanza – e per questo ringraziamo molto il Sindaco e l’Assessore del Comune di Sondrio - proprio per proseguire il suo impegno civico per cui è nata, ovvero quello di ricordare che il carcere deve essere un luogo dove scontare la pena ma, soprattutto, il luogo dove ci sia il diritto di immaginare un futuro possibile. E immaginare il futuro alimenta la speranza che è ciò che tiene viva la persona, ovunque si trovi. Ecco, fare tutto ciò con dei corsi professionalizzanti che possano dare la possibilità alle persone di acquisire delle competenze da spendere nel mondo del lavoro, una volta fuori, diventa un modo per riconciliarsi con la società, preparandosi a rientrarvi a pieno titolo, e un aiuto a trovare un’occupazione. Perché il lavoro, oltre a dare dignità alla persona, abbatte il rischio di recidiva garantendo il diritto di riprendersi in mano la propria vita. La formazione assume quindi un grande valore pedagogico e sociale, un impegno che, come Enaip, proseguiremo. Ringraziamo molto la Fondazione ProValtellina e mi unisco ai ringraziamenti al Direttore del carcere, al Comandante e gli agenti della Polizia Penitenziaria, al Funzionario giuridico-pedagogico dott.ssa Angie Ignazzi e a tutto il personale. La mostra è a disposizione anche di tutte le scuole che lo richiederanno".

Esperienza importante

Domiziano Lisignoli, fotografo professionista e docente del corso, oltre che formatore di Enaip, dichiara:

"È stata un’esperienza importante che mi ha permesso di entrare in contatto con una realtà poco conosciuta. Il rapporto con i detenuti è stato da subito costruttivo, hanno partecipato in modo attivo alle lezioni iniziali dedicate alla tecnica acquisendo velocemente le competenze necessarie per affrontare la fase pratica. Sono pienamente soddisfatto della loro risposta sia sul piano tecnico che sul piano estetico, perché hanno dimostrato di saper esprimere con la fotocamera il loro sentire più intimo, regalandoci, con questi scatti, il loro punto di vista: lo sguardo da dentro".

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