Parco dello Stelvio

Lupi: un branco in val Zebrù e un giovane catturato e rilasciato in Val di Viso

Prosegue il monitoraggio degli esemplari presenti

Lupi: un branco in val Zebrù e un giovane catturato e rilasciato in Val di Viso

Due importanti aggiornamenti in questo inizio d’autunno da parte dei ricercatori del Parco Nazionale dello Stelvio: la cattura di un secondo lupo nel corso delle operazioni di monitoraggio della specie e la stabilizzazione di una coppia, diventata branco.

Lupi: un giovane esemplare catturato e rilasciato in Val di Viso

Nella notte tra il 17 e il 18 settembre, il team di ricerca e monitoraggio del Parco Nazionale dello Stelvio, insieme al veterinario Roberto Guadagnini, ha portato a termine la seconda cattura di un lupo, nell’ambito del monitoraggio. Durante le cinque notti di operazioni, è stato catturato un giovane maschio di circa 4 mesi, entrato in trappola in Val di Viso.

Pesando circa 19,7 chili, è stato sedato per valutare il suo stato di salute e raccogliere campioni genetici, senza radiocollararlo, poiché «abbiamo ritenuto troppo rischioso l’applicazione del radiocollare su un individuo così giovane e in rapida crescita, e preferito quindi lasciarlo andare subito dopo le analisi»” spiega Matteo Nava, dottorando dell’Università di Milano. Dopo il risveglio, il cucciolo è stato rilasciato a pochi metri dal sito di cattura per ridurre stress e rischi.

L’operazione, parte di un più ampio programma avviato con la cattura di una femmina adulta la scorsa primavera, rappresenta un importante passo avanti per la ricerca nel Parco.

«Conferma il miglioramento di tecniche e esperienza nella cattura di animali elusivi – spiega Luca Pedrotti, coordinatore scientifico del Parco – Fornisce, inoltre, nuovi dati fondamentali sul comportamento territoriale della specie».
La cattura ha anche costituito un’opportunità di formazione, con quattro carabinieri forestali del Parco della Val Grande che hanno partecipato, come training, alle operazioni di cattura.

«Le operazioni continueranno in primavera con nuove attività – conclude Pedrotti – Sono mirate alla cattura e radiocollaraggio di individui adulti appartenenti ai branchi insediatisi nel territorio del Parco».

Il branco in Val Zebrù

Un ulteriore aggiornamento arriva dalla zona della Val Zebrù, dove le fototrappole posizionate dai ricercatori del Parco hanno documentato un significativo «passaggio di stato».

«Era nota la presenza di una coppia in questa zona dal 2023 – spiega Luca Corlatti, coordinatore scientifico del settore lombardo del Parco – Ma solo quest’anno le immagini ci hanno confermato che è diventata un vero e proprio branco».
Questo nuovo nucleo, composto da tre adulti e da cinque cuccioli nati a maggio, porta a tre i branchi nel settore lombardo, a cui va aggiunto quello del settore trentino.

Il monitoraggio nel Parco dello Stelvio

«Il monitoraggio di lupi nel Parco proseguirà con fototrappolaggi, analisi genetiche e operazioni di cattura e radiocollaraggio, per studiare l’evoluzione delle dinamiche della specie in questo territorio, conclude Corlatti.
Franco Claretti, direttore del settore lombardo del Parco, commenta: «Questi aggiornamenti confermano l’efficacia maturata dallo staff del Parco in termini di monitoraggio, che ci permette di fornire informazioni tempestive e aggiornate alla comunità».

La presenza del lupo, infatti, oltre ad avere importanti implicazioni ecologiche, comporta anche ricadute sulla comunità che richiedono una gestione informata e partecipata.
«Per questo – aggiunge Claretti – il Parco si impegna in una comunicazione tempestiva e diffusa, e rende disponibili sui propri canali social aggiornamenti periodici sul tema grandi carnivori e si rende disponibile per serate informative con i nostri esperti, per favorire una coesistenza equilibrata tra uomo e natura».