25 anni del Consorzio Turistico Valchiavenna: la montagna per quattro stagioni
Il sostegno della Comunità Montana e la presidenza ininterrotta di Franco Moro hanno sostenuto la crescita del comparto.
Un punto di arrivo e una ripartenza, con un nuovo slancio, verso le sfide che lo attendono. Il Consorzio Turistico della Valchiavenna, fondato nel 1998 per iniziativa della Comunità Montana della Valchiavenna ha vissuto i suoi primi 25 anni per sviluppare l'offerta turistica adeguando la propria attività al mutato contesto di riferimento, sia per la domanda sia per quanto riguarda la normativa. Non è un caso che al giro di boa, in occasione dell'ultima assemblea dei soci, siano state approvate una serie di modifiche statutarie, prima fra tutte lo spostamento della fine dell'esercizio sociale dal 30 settembre al 31 dicembre, a sancire un allungamento della stagione che è nei fatti.
25 anni del Consorzio Turistico Valchiavenna
Non è cambiato il sostegno dell'ente comprensoriale, ieri padre fondatore, oggi partner strategico, che negli anni si è impegnato per lo sviluppo della Ski Area Valchiavenna, ed è pronto a investire per la sostituzione degli impianti, ha promosso il progetto di marketing transfrontaliero della Via Spluga e, soprattutto, nel 2000, per il tramite del Consorzio Turistico, ha istituito uno dei primi sistemi turistici che ha unito pubblico e privato, da cui ha avuto origine un importante progetto turistico, cresciuto a dismisura negli ultimi anni, rappresentato dalla ciclabile della Valchiavenna. Oltre al piano sul turismo sportivo, che ha dato impulso all'economia locale con diecimila pernottamenti all'anno e un indotto di circa 700 mila euro.
Nel racconto dei primi 25 anni del Consorzio Turistico con la Comunità Montana al suo fianco rientra anche la Strategia Nazionale delle Aree Interne, che, a partire dal 2014, ha consentito di posizionare e rafforzare ulteriormente l'offerta turistica, rinnovando il piano di sviluppo socio economico che aveva dato avvio al Consorzio Turistico. Tutta l'evoluzione della strategia e dell'offerta turistica è stata inoltre sostenuta costantemente dall'ente, anche per mezzo del finanziamento e dell'organizzazione di manifestazioni di carattere sportivo, culturale ed enogastronomico, su tutti l'arrivo del Giro d'Italia all'Alpe Motta nel 2021.
È grazie a questi 25 anni, alla scelta lungimirante della Comunità Montana, alla presenza costante di un unico presidente, Franco Moro, se oggi si può parlare di un turismo della montagna per quattro stagioni all'anno, di una presenza internazionale che aumenta la permanenza media, non più solo turismo di giornata e di prossimità.
"La Comunità Montana - è la conclusione del direttore del Consorzio Turistico Filippo Pighetti - ha svolto il ruolo di governance, in grado di definire le linee di indirizzo, farne una sintesi per tutti i dodici Comuni che la compongono, tenendo conto delle specificità e delle vocazioni di ciascuno, dandone attuazione nel corso degli anni".
Un'evoluzione che si è concretizzata nella crescita costante, interrotta soltanto temporaneamente dalla pandemia, delle presenze turistiche, come ha evidenziato il presidente Moro davanti ai soci in assemblea:
"Abbiamo superato i dati pre-covid grazie a un mercato domestico e di prossimità che si mantiene su livelli molto buoni in termini di presenze, ma soprattutto per effetto del ritorno in Valchiavenna dei turisti internazionali, che mancavano da tempo, con una stagione da record per la vendita dei pacchetti trekking della Via Spluga".
Anno intenso
L'assemblea dei soci è stata l'occasione per ripercorrere un anno, il 2023, molto intenso e del tutto positivo per il Consorzio Turistico e per la valle. Un servizio Rent a Bike, gestito dall'U.S. Chiavennese presso il Centro Polisportivo della Valchiavenna, che è cresciuto nei numeri con un aumento del 13% delle biciclette noleggiate, toccando il picco da quando è stato istituito. A differenza del passato, è il noleggio per una giornata intera la modalità preferita dagli utenti, con il 59%, seguita dalla mezza giornata con il 30%, segno evidente di come la bicicletta sia utilizzata per lo svago, molto spesso in compagnia. I clienti italiani sono il 56,5% del totale, gli stranieri il 25,5%.
Il Consorzio Turistico ha partecipato direttamente a fiere e workshop turistici, quali la Bit a Milano, Liberamente a Bologna, Tempo libero a Vicenza, Fa' la cosa giusta a Milano, Skipass Modena, TTG Rimini. Anche la biglietteria ha confermato nei numeri l'aumento della clientela straniera, in netta ripresa dopo il calo drastico del 2020. Riscontri molto positivi hanno avuto le visite guidate e Palazzo Vertemate Franchi ha fatto segnare un aumento degli ingressi, dunque degli incassi.
Nell'attività promozionale, che ha utilizzato i diversi canali di comunicazione per raggiungere tutti i target, si sono inseriti la registrazione di video e la partecipazione a trasmissioni di reti generaliste di grande audience. Tra gli obiettivi per il futuro presentati all'assemblea dei soci figurano il completo rifacimento del sito internet www.valchiavenna.com, la creazione della società benefit e l'istituzione del biglietto unico per il Sistema museale della Valchiavenna.
Nuovi programmi e sfide avvincenti per un Consorzio Turistico ormai entrato nell'età adulta che prosegue l'attività facendo da tramite tra pubblico e privato, potendo contare sul sostegno della Comunità Montana della Valchiavenna