Bormio

26 postazioni per studiare il gipeto

Progetto Parco dello Stelvio.

26 postazioni per studiare il gipeto
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90 volontari esperti, ricercatori, Carabinieri Forestali, Polizia Provinciale, con il naso all’insù, sabato scorso, nel territorio del Parco nazionale dello Stelvio - 26 postazioni in provincia di Sondrio e 13 in quella di Brescia - per la 19esima Giornata Internazionale di Osservazione, organizzata da VCF, Vulture Conservation Foundation, evento durante il quale migliaia di volontari si dedicano al monitoraggio, notando il minuto esatto di passaggio, traiettoria, direzione, specie, classe d’età, della popolazione di gipeto, avvoltoio barbuto, specie di punta nelle catene montuose europee, e ad aiutare a contare i gipeti in natura. I dati raccolti sono fondamentali per gli sforzi di conservazione in corso su tutta l’Europa; aiutano gli scienziati a comprendere l’intervallo di distribuzione delle specie, generano informazioni base per i tassi di sopravvivenza e modellazione demografica, valutano il successo dei progetti di reintroduzione e promuovono la conservazione.

Obiettivo

L’obiettivo è stabilire un sistema di monitoraggio completo a livello europeo, utilizzando osservazioni sincronizzate, per stimare le dimensioni della popolazione e la distribuzione per età (adulti, immaturi, giovani) grazie a dati sulla consistenza e sulle aree di distribuzione. Nel Parco Stelvio, censita anche l’aquila reale. Così Diana Sciandra, ricercatrice, ornitologa, col compito di rendicontare, anche per il parco trentino. "E’ il 19esimo anno, il nostro focus è il gipeto, 2,80 cm di apertura alare, peso tra i 5 e i 7 kg, specie estinta perchè considerata avvoltoio degli agnelli, mentre invece si nutre di componenti organiche contenute nelle ossa (unico uccello al mondo), oggetto di progetto di reintroduzione nel 1986; un successo, tutti hanno visto il gipeto, oltre alle nove coppie conosciute; grande partecipazione di volontari pieni di passione".

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