“A casa tutto bene” compie il suo primo anno Novità per rispondere sempre meglio ai bisogni delle anziani
Previsti due mesi di prova gratuita, l’integrazione con i servizi già presenti sul territorio come il Sad e aiuti per la sistemazione dell’alloggio Restano i tre capi saldi dell’offerta: cura domiciliare, tecnologia amica e la guida del care manager

“A casa tutto bene” festeggia il suo primo anno dall’avvio della sperimentazione con alcune importanti novità. Fedele alla linea che fa della flessibilità il tratto distintivo dell’iniziativa, il progetto innovativo per la cura domiciliare delle persone over 65 sostenuto dall’Ufficio di piano di Sondrio, che ne è capofila attuatore, dall’Ufficio di piano di Morbegno e dalla Cooperativa sociale Grandangolo, braccio operativo, insieme anche all’Asst e alla Fondazione Casa di riposo Ambrosetti Paravicini onlus di Morbegno, si adatta alle esigenze emerse in questi dodici mesi.
Novità
Le novità prevedono una maggiore integrazione con i servizi domiciliari già esistenti con l’aggiunta di interventi gratuiti di cura domiciliare, supporto tecnologico e supporto informativo e organizzativo per i familiari (care manager).
L’iniziativa attiva nei distretti di Sondrio e Morbegno, finanziata dall’Unione Europea con 2.460.000 euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza-NextGenerationEu, continua nel suo percorso mirato ad intercettare i bisogni della comunità e a dare risposte quanto più puntuali possibili alle esigenze della popolazione.
Partito a marzo dello scorso anno in via sperimentale, presentato ufficialmente a maggio, e poi divenuto strutturale, nel tempo “A casa tutto bene” è stato adattato alle richieste e alle necessità emerse dai contatti tra gli operatori, gli utenti e le loro famiglie.
La novità più importante risiede nella maggiore integrazione con i servizi già esistenti di cui molti utenti si avvalgono come, ad esempio, il Servizio di assistenza domiciliare (Sad). Per coloro che già beneficiano del Sad, che prevede una quota di compartecipazione in base alla dichiarazione Isee, “A casa tutto bene” offre fino a 3 ore gratuite di assistenza alla settimana.
Per tutti gli altri utenti sono previsti due mesi di prova gratuita, dopo i quali il costo per l’assistenza domiciliare è di 20 euro all’ora senza costi aggiuntivi per il servizio del care manager e le tecnologie che assicurano il controllo a distanza attraverso sensori di movimento collegati alla centrale di telesoccorso operativa ventiquattr’ore al giorno.
Per le persone anziane più attive e con minori fragilità è inoltre possibile usufruire di un servizio ridotto che contempla solo l’utilizzo delle tecnologie e la disponibilità di un care manager che monitora la situazione e aiuta la famiglia nella scelta delle cure e dei servizi più utili, il tutto in forma gratuita per i primi due mesi e poi con un costo di 60 euro al mese.
Sicurezza
Infine, “A casa tutto bene” rivolge uno sguardo attento anche alla sicurezza della persona tra le mura domestiche. «L’esperienza ci dice che spesso bastano piccoli adattamenti dell’abitazione per evitare situazioni di rischio» sottolineano dall’Ufficio di piano. Chiunque aderisca al progetto potrà dunque beneficiare di un budget di duemila euro per effettuare interventi di miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza, quali il posizionamento di maniglioni in bagno o l’installazione delle luci di emergenza, valutati insieme dopo il sopralluogo di un tecnico specializzato.
Servizi calibrati
«Tutte le novità rispondono allo spirito che sta alla base di “A casa tutto bene” – spiegano ancora dell’Ufficio di piano di Sondrio - che continua a caratterizzarsi proprio per la flessibilità e per l’integrazione all’interno della rete provinciale ampia di servizi pubblici».
I servizi vengono calibrati sulle esigenze delle persone, proprio come un abito cucito su misura, e gli operatori collaborano per ridurre i tempi di risposta e di attivazione delle soluzioni che via via si rendono necessarie.
Per presentare il valore delle opportunità offerte da “A casa tutto bene” sono stati predisposti nuovi materiali informativi (in allegato e reperibili nella cartella stampa sul sito di ACTB), un video che sarà presto divulgato al pubblico e incontri con i sindaci dei due distretti interessati, sapendo quanto prezioso sia il contributo degli amministratori che, insieme ai medici di base, sono il primo contatto per le famiglie che hanno bisogno, soprattutto nelle realtà più piccole, e quando c’è un’emergenza.
Per attivare “A casa tutto bene” è sufficiente contattare gli operatori del progetto attraverso il centralino dedicato – 0342/030808, info@acasatuttobene.it, fissare un appuntamento e, insieme, costruire il progetto: una risposta tagliata sui bisogni in tempi rapidi.