Scelta ambientale

A Morbegno sarà un Natale senza luminarie, ma ci saranno gli abeti amici dell'ambiente

Saranno posizionati piccoli alberelli addobbati che dopo le feste verranno consegnati al vivaio regionale di Curno gestito da Ersaf.

A Morbegno sarà un Natale senza luminarie, ma ci saranno gli abeti amici dell'ambiente
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Non ci saranno luminarie nel Natale di Morbegno. Ma la città sarà comunque abbellita con la posa di abeti addobbati nelle strade e nelle piazze. Del resto, ci stiamo avvicinando ad un Natale assai meno “sfavillante” di quelli a cui eravamo abituati ai tempi precedenti l’esplodere del Covid e della guerra in Ucraina.

A Morbegno sarà un Natale senza luminarie

Per un senso di responsabilità di fronte a una crisi che, in maniera più o meno grave, sta colpendo tutti, mettendo a rischio posti di lavoro e la sopravvivenza di molte aziende, l’Unione Commercio Turismo e Servizi Mandamentale, presieduta da Mario Rovagnati, e la Pro loco di Morbegno con il suo presidente Luca Della Sale, hanno deciso di schierarsi, come molti altri enti, associazioni, comuni del territorio, a favore di un progetto di maggiore austerità e quindi di rinunciare quest’anno alle “luminarie” di cui sono stati negli anni i tradizionali promotori.

Con gli abeti un Natale sostenibile

Tuttavia, optando per una scelta che abbia un impatto positivo sull’ambiente, si è pensato di creare comunque un’atmosfera di festa, ma in maniera alternativa. Saranno perciò dislocati lungo le vie della città del Bitto una serie di piccoli abeti addobbati che ricordino a tutti il tradizionale albero di Natale, anche se in forma ridotta; si tratta cioè di piante vive e giovani, simbolo di “rinascita” e di speranza, che per di più non andranno perdute alla fine del periodo di festa.

Gli abeti, verranno, infatti, consegnati dall'Unione Commercio T.S. di Morbegno al vivaio regionale di Curno (BG) gestito da ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e Foreste) per essere allevati e utilizzati in future iniziative natalizie.

Rovagnati: "Un gesto che va nel segno della transizione ecologica"

«Forse una goccia nel mare – spiega il presidente Mario Rovagnati -, ma certamente un gesto che va nel segno della transizione ecologica oggi da tutti auspicata. Per questo ci si augura di trovare l’appoggio della cittadinanza a un progetto che non solo rispetta chi si è visto ridurre radicalmente il proprio benessere, ma che si muove anche nel segno della sostenibilità ambientale, evitando sprechi e contribuendo a diminuire l’inquinamento».

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