Addio Alfredo Valgoi, volto della politica sana

Un letto di garofani rossi, a significare il suo spirito socialista e puro, ha ricoperto la bara di Alfredo Valgoi, per tutti Bico, scomparso domenica. Se ne va un uomo integro, tanto amato, che portava nel cuore un amore per storia e tradizioni, sempre sostenute, che ha cercato il benessere comune con passione, dimostrato nel lungo e costante impegno civico e in politica, intesa come arte del buon governo. Vicesindaco nell’amministrazione Forte, presidente Ordine consulenti del lavoro, per cui aveva una dedizione, che affiora nei ricordi di tutti: non solo norme e conti, ma grande capacità di ascolto delle persone, incoraggiamento delle iniziative dei più giovani, che aiutava ad avviarsi.

Incontri

Una volta al mese, gli incontri nella sua storica casa Valgoi, coi colleghi e amici, a confrontarsi su nuove leggi, a sostenersi. A fianco della moglie Lella, capo di un’agenzia di viaggi, mancata nel 2017, anche nella redazione del giornalino La Magnifica Terra, e la visione di un nuovo turismo. Uomo intriso del suo ruolo comunitario, capace di ironia: per il compleanno, l’ultimo libro del vignettista Forattini; battute pronte e confronto con chi lo incontrava al mattino in via Roma.