Agricoltura e sostenibilità: in Consiglio regionale si discute su tecnologia e ricerca per ridurre le emissioni
Approvata una Risoluzione per la riduzione dell’inquinamento ambientale nel settore zootecnico

La sostenibilità ambientale ed economica incontra l’innovazione scientifica: Regione Lombardia ha approvato una Risoluzione per accompagnare il settore zootecnico nella riduzione delle emissioni di gas serra e ammoniaca. Il documento, presentato dai Consiglieri Ivan Rota (FI) e Matteo Piloni (PD), ha ottenuto un ampio consenso con 61 voti favorevoli e 2 astenuti.
Cinque azioni per un’agricoltura più sostenibile
Il testo della Risoluzione impegna il presidente della Regione e gli assessori competenti su cinque punti chiave per ridurre l’inquinamento atmosferico legato al comparto agricolo:
1. Innovazione tecnologica – Previsione di fondi per incentivi e finanziamenti alle aziende agricole per l’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate.
2. Supporto alla ricerca – Sostegno alla ricerca universitaria per certificare l’efficacia di prodotti e tecnologie innovative.
3. Uso di additivi nei reflui – Promozione dell’utilizzo di additivi per il trattamento dei reflui zootecnici e del digestato.
4. Premialità per pratiche virtuose – Conferma di incentivi economici negli appalti regionali per gli allevatori che adottano pratiche sostenibili.
5. Valorizzazione dei reflui trattati – Utilizzo di reflui e digestati addizionati con additivi in sostituzione dei fertilizzanti minerali.
Un impegno concreto per l’ambiente
“Sono molto soddisfatto dell’esito della votazione – ha dichiarato Ivan Rota – che registra una larga convergenza e conferma la validità di un approccio basato sulla ricerca scientifica. Ora spetta alla Giunta dare concretezza alle misure previste”.
La Risoluzione si basa sui dati di una missione valutativa del Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione e della Commissione consiliare Ambiente e Protezione Civile. Secondo lo studio, il 97% delle emissioni di ammoniaca in Lombardia proviene dal settore agricolo, con l’87% attribuito agli allevamenti. L’ammoniaca, pur non essendo un gas serra, ha effetti negativi sulla salute umana.
Il ruolo della ricerca scientifica
Un’indagine dell’Università degli Studi di Milano ha dimostrato che l’uso di specifici additivi può ridurre drasticamente le emissioni: abbattimento completo di ammoniaca e protossido di azoto, riduzione dell’80% delle emissioni di metano e del 70% di anidride carbonica, senza accumulo di nitrati nel liquame.
“Questo è un primo passo importante per contenere l’inquinamento di origine zootecnica – ha dichiarato Matteo Piloni –. Abbiamo messo al centro gli studi scientifici, ma è essenziale incentivare l’uso della tecnologia per migliorare la gestione dei reflui e sostenere il settore agro-zootecnico”.
Un ulteriore passo avanti
È stato approvato anche un emendamento proposto da Claudio Mangiarotti (FdI), che prevede l’avvio di un processo di revisione normativa sul possibile ruolo sostitutivo dei reflui e digestati addizionati con additivi rispetto ai fertilizzanti minerali.
Regione Lombardia conferma così il suo impegno a favore di un’agricoltura sostenibile, incentivando pratiche innovative che tutelino l’ambiente senza compromettere la produttività del settore zootecnico.