Agricoltura sostenibile: i terrazzamenti della Valtellina tra i casi virtuosi
Mercoledì 8 novembre a Firenze il prestigioso simposio con Fao, Unesco, Università, Ministeri di Agricoltura ed Esteri, dove Fondazione Provinea porterà la testimonianza del paesaggio valtellinese: un ulteriore tassello per un obiettivo comune di valorizzazione dell’identità del territorio.
La Valtellina sarà presente all’importante appuntamento dell’8 novembre a Firenze (Auditorium di Sant’Apollonia, via San Gallo, 25), dove si parlerà di riscoperta dei modelli di agricoltura sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che sociale.
Convegno
Il convegno rappresenta un momento di raccolta di risultati relativi a quattro anni del progetto GIAHS (Globally Important Agricultural Heritage Systems) Building Capacity, focalizzato sui sistemi agricoli di importanza globale, co-finanziato da AICS (l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo), che ha portato all’individuazione di oltre 40 siti da salvaguardare e alla formazione di più di 60 manager del territorio rurale provenienti da Asia, America del Sud, Africa, Europa.
In questo quadro di approfondimento di alto valore, Fondazione Provinea, con la presidente Cristina Scarpellini, interverrà durante la sessione pomeridiana, all’interno delle testimonianze virtuose dei modelli agricoli tradizionali e del loro impatto positivo rispetto al territorio, valorizzando e illustrando le caratteristiche dell’ambiente viticolo terrazzato valtellinese. Paesaggio che, proprio grazie al lavoro di Fondazione Provinea, già nel 2020 è entrato a far parte del Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico del MASAF (Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste). In tutta Italia sono poco più di 30 i paesaggi iscritti e la Valtellina è l’unico paesaggio a livello lombardo che può vantare tale riconoscimento.
Territorio prestigioso
“La Valtellina è un territorio di prestigio, le cui peculiarità paesaggistiche riscuotono sempre un grande interesse; il fatto che il nostro territorio venga inserito tra le testimonianze di best practices in questo convegno ne è una ulteriore prova, ed è importante che tutti, dagli stakeholder alla comunità locale, maturino sempre più questa consapevolezza. A tal proposito è importante ricordare che, oltre al riconoscimento di Paesaggio Rurale Storico, la Valtellina in questi ultimi anni ha ottenuto anche l’iscrizione nel Patrimonio Immateriale Unesco con riferimento a L’arte di costruire i Muretti a Secco. Non si è trattato di un riconoscimento esclusivo al nostro territorio, perché frutto di una candidatura transnazionale, tuttavia vi è da specificare che la Valtellina ha un’estensione riguardo i muri a secco massima a livello nazionale e tra le più rilevanti a livello europeo. Un insieme di risultati insomma e un lavoro costante di attività messe in campo da Provinea che, con grande soddisfazione, sta portando la Valtellina a creare una rete di relazioni e conoscenze di fondamentale importanza.” ha dichiarato la presidente di Fondazione Provinea Cristina Scarpellini.
“Un plauso a Provinea per il lavoro che sta facendo e sempre un orgoglio vedere come la Valtellina possa guadagnarsi spazio e avere voce in autorevoli momenti di dibattito, come il convegno di Firenze. L’impegno nella salvaguardia e nella valorizzazione dell’autenticità paesaggistica è un obiettivo primario per la strategia di sviluppo del nostro territorio, che vede allineato anche il comparto turistico. Il paesaggio terrazzato e i vini di Valtellina che ne derivano sono un’eccellenza e rappresentano un grandissimo valore in termini di attrattività turistica. L’interesse degli utenti verso l’offerta enologica e gastronomica ed esperienze correlate è in costante crescita, e le potenzialità di sviluppo ancora molto ampie” ha dichiarato il presidente di Valtellina Turismo Roberto Galli.
Programma
Il programma del convegno: “Tradizione per la Transizione: l’agricoltura della resilienza” si strutturerà come segue: apertura dei lavori alle ore 10 da parte di Mauro Agnoletti, Titolare della Cattedra UNESCO Paesaggi del Patrimonio Agricolo (UNI FI) e Coordinatore scientifico del progetto. Previsti gli interventi di Stefania Saccardi, VicePresidente della Regione Toscana, Luca De Carlo, Presidente Commissione Agricoltura del Senato, Sergio Marchi, Capo Segreteria Tecnica Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), Maurizio Martina, Vice-Direttore aggiunto FAO, Bruno Archi, Rappresentante permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite a Roma, Simone Orlandini, Direttore Dipartimento DAGRI Università degli Studi di Firenze, Daniela Toccafondi, Presidente PIN - Polo Universitario Città di Prato. Tra gli speaker Cristian Giardina - USDA Research Center Hawaii, USA, Angelo Barone, Presidente Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo, Carlo Francini, Coordinatore Rete italiana siti UNESCO, Canio Alfieri Sabia, Direttore Generale Sviluppo economico, lavoro e i servizi alla comunità della Regione Calabria.
Tra le best practices del pomeriggio, oltre alla Valtellina, interverranno anche testimonianze provenienti dalle colline del Prosecco, dalle colline vitate del Soave, dal Paesaggio storico della Bonifica Leopoldina in Valdichiana, dal paesaggio storico di Lamole, dai vigneti recuperati sull’Isola del Giglio, dai castagneti plurisecolari di Moscheta e dai paesaggi policolturali di Fibbianello, Trequanda, Pienza e Montepulciano.