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AIDO Lombardia "gregario" nel Giro d'Italia Under 23

L'Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule - Nazionale partecipa al 44mo Giro d’Italia Giovani Under 23 Enel, grazie al contributo non condizionato di Chiesi.

AIDO Lombardia "gregario" nel Giro d'Italia Under 23
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Anche Aido Lombardia avrà il piacere di ospitare la manifestazione con le tappe di Sondrio/Lanzada Lago di Campo Moro e di Aprica/Andalo.

Sponsor etico

Così la Presidente AIDO Nazionale Flavia Petrin:

“AIDO Nazionale è sponsor etico del Giro d’Italia Giovani U23 2021, facendo correre in tutta Italia, con la velocità delle bici da corsa dei giovani campioni di ciclismo, la cultura della donazione di organi, tessuti e cellule, che l’Associazione promuove da oltre 48 anni. Ripetiamo l’esperienza dello scorso anno, certi di replicarne l’incredibile successo, grazie all’entusiasmo di tutte le persone che hanno già portato AIDO sul podio nel 2020 e che ritroviamo ormai come cari amici. Dagli organizzatori, Nuova Ciclistica Placci 2013, presieduta da Marco Selleri, e Communication Clinic di Marco Pavarini, al nostro sponsor Chiesi, fino agli instancabili volontari AIDO, che rappresentano il cuore pulsante dell’Associazione. La vittoria è già nostra: cogliere una meravigliosa occasione per continuare a proporre alle persone una grande opportunità. Una scelta, quella del consenso alla donazione di organi, di grande valore etico e sociale, in grado di restituire speranza agli oltre 8.000 pazienti in lista d’attesa per trapianto. Una scelta di solidarietà. Una scelta di vita. La scelta di un semplice sì”.

Giro d’Italia Giovani Under 23 Enel

Sfida e palcoscenico per i migliori giovani ciclisti in Italia e al mondo, il Giro d’Italia Giovani Under 23 Enel ha avuto al via 176 atleti di 34 team, tra cui 17 formazioni straniere e 17 squadre italiane per un totale di 14 Paesi, per premiare, infine, il corridore più completo e in grado di reggere la varietà dei percorsi proposti.

Ciclisti trapiantati

Ma a pedalare non sono solo i giovani atleti.  In sella, con AIDO, saranno, infatti, i ciclisti trapiantati, accompagnati dal Dottor Mariangelo Cossolini, già coordinatore al prelievo al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, da sempre impegnato con l’Associazione nella promozione della cultura del dono, che ci spiega il significato di questa testimonianza:

“Rendere protagonisti i ciclisti trapiantati significa raccontare come il trapianto possa trasformare la vita di una persona, portandola in pochi mesi da una situazione di grave insufficienza d’organo, alla possibilità di tornare a una vita normale, familiare, lavorativa e sociale. Pedalare è forse la migliore testimonianza che il trapianto ridona la vita. Ma per un trapianto occorre una manifestazione positiva di volontà alla donazione, mentre, ad oggi, il tasso di opposizione alla donazione è ancora troppo alto. Nel 2020, una persona al giorno non è arrivata al trapianto ed è morta a causa della carenza di organi. AIDO è qui per loro, per ridare speranza ai pazienti in attesa e alle loro famiglie, è qui per la collettività tutta, nella promozione della solidarietà sociale come strumento attraverso il quale dare concreta tutela e attuazione al diritto costituzionale più importante, quello alla salute”.

Importanza dello sport

Attraverso questa manifestazione, AIDO vuole portare anche un altro messaggio sulla tematica della prevenzione, altro punto della mission associativa: lo sport migliora la salute e la qualità della vita delle persone, per questo non bisogna rinunciare a praticarlo. Neanche dopo che ci si è sottoposti a un trapianto. Anzi, uno studio del Centro Nazionale Trapianti (CNT), condotto sui pazienti trapiantati, ha dimostrato gli innumerevoli benefici dell’attività fisica nei pazienti trapiantati, tra i quali una sensibile riduzione della percentuale di grasso corporeo, un miglioramento dei parametri cardiovascolari, un aumento della forza muscolare e, in definitiva, una più lunga sopravvivenza dell’organo ricevuto in dono.

La testimonianza

Claudia Agnelli Presidente Gruppo AIDO Valmalenco spiega:

Ho sempre trovato fondamentale la collaborazione tra le associazioni di Volontariato e le manifestazioni sportive perché si può trasmettere un messaggio sociale molto importante: “è sempre possibile ricominciare”; Il trapianto migliora la qualità di vita di molte persone ed è possibile tornare a fare una vita normale e praticare sport (Claudia Agnelli Presidente Gruppo AIDO Valmalenco). Adesso cedo la parola al trapiantato di cui sotto:
mi chiamo Dalia, vivo a Caspoggio con la mia famiglia e sono molto felice di poter essere qui oggi a dare voce, con la mia esperienza personale insieme ad Aido, alla promozione della cultura del dono. Per restare a tema con il giro giovani U23, oggi con grande emozione posso dire che il 19 agosto 2020 ho vinto la tappa più importante della mia vita grazie al trapianto di rene che mi ha permesso di continuare a vivere. Infatti per una serie di complicanze sono entrata in lista trapianto nazionale urgente e solo grazie alla scelta generosa del mio donatore e al lavoro di squadra di tanti medici, oggi posso essere qui a esprimere la mia riconoscenza e dimostrare che da una vita spezzata, ma donata, un’altra vita può rinascere! Io sono anche mamma di tre figli dell’età degli atleti qui presenti e voglio dire ai giovani che il trapianto ha rappresentato per me e per la mia famiglia la possibilità di un nuovo cammino di vita insieme che diversamente non avremmo avuto. A nome delle tante, troppe persone ancora in lista d’attesa per un trapianto vi chiedo di esprimere il vostro si alla donazione degli organi al termine della vita, trasformando così la morte in un immenso dono di vita per altre persone,

“A tutta!”, dunque, come si dice nel ciclismo per indicare una sfida affrontata con il massimo delle proprie possibilità. A tutta forza! A tutta vita!

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