Grosotto

Al Santuario della Beata Vergine delle Grazie incontro sulla fine del primo lotto del restauro dell’Ancona

Opera completamente finanziata dal Ministero delle Cultura per il programma triennale dei lavori pubblici ministeriale.

Al Santuario della Beata Vergine delle Grazie incontro sulla fine del primo lotto del restauro dell’Ancona
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Si è svolto martedì scorso al Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Grosotto un incontro ristretto sulla fine del primo lotto del restauro dell’Ancona monumentale di Pietro Ramus. Opera completamente finanziata dal Ministero delle Cultura per il programma triennale dei lavori pubblici ministeriale. All’appuntamento le soprintendenti Ilaria Bruno e Sonia Segimiro insieme al restauratore Luciano Gritti, che sta curando l’esecuzione del lavoro, hanno illustrato ai componenti della Fabbriceria della Beata Vergine delle Grazie i risultati di questa prima parte dell’attività.

Lavori

I lavori iniziati nel mese di luglio hanno visto la pulitura della scultura lignea del 1680 su tutta la mastodontica struttura. La troupe di restauro con minuziose tecniche ha ridato all’opera l’originale aspetto della fine del ‘600. Difatti durante i lavori sono emersi gli originali colori fra i quali quelli dei manti della Vergine e degli angeli mentre le dorature hanno ripreso il loro antico splendore e lucentezza. Grande lo stupore e la soddisfazione dei fabbricieri che hanno potuto da vicino rendersi conto della situazione. Come nota storica l’ancona monumentale è del 1680, anno di conclusione del lungo lavoro dello scultore camuno di origini trentine Pietro Antonio Ramus iniziato secondo le cronache nel 1673. Fu concepita come grande macchina altaristica nelle intenzioni del Rettore e dei Canepari del tempo. I lavori del secondo lotto comprendenti la finitura e consolidamento delle pulizie effettuate nonché il restauro della tela del Piatti che è inglobata nell’ancona stessa riprenderanno dopo la pausa invernale.

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