Anno difficile per il mondo del lavoro in Provincia di Sondrio
L'analisi della CGIL provinciale.
Per il mondo del lavoro della provincia di Sondrio è un autunno difficile, lo afferma la CGIL provinciale.
Persi mille posti di lavoro
Scrivono dal sindacato:
I dati sull’occupazione dimostrano che nel periodo della pandemia si sono persi mille posti di lavoro, mentre le diseguaglianze sono aumentate e a farne le spese sono stati soprattutto giovani e donne. LEGGI QUI
I problemi che derivano dalla fine del blocco dei licenziamenti sono molto rilevanti: basti pensare alla Noyfil di Andalo Valtellino che dal primo gennaio non sarà più attiva. Per affrontare questa situazione delicata servono risposte concrete, ma la bozza di legge di bilancio non dà risposte sufficienti per contrastare le diseguaglianze sociali, economiche e geografiche del Paese.
Per questa ragione, Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di avviare un percorso di mobilitazione per migliorarne i contenuti nel solco della piattaforma unitaria.
Manifestazione a Milano
Sabato 27 novembre le organizzazioni sindacali saranno all’Arco della Pace di Milano dalle 9,30 alle 12,30. La manifestazione regionale si inserisce nella mobilitazione nazionale proclamata a livello unitario. Saranno presenti Domenico Proietti della segreteria nazionale Uil, Ignazio Ganga della segreteria nazionale Cisl e Tania Scacchetti della segreteria nazionale Cgil.
Servono investimenti
Al primo posto c’è il lavoro: servono investimenti per creare buona occupazione, ammortizzatori sociali universali e politiche attive. È necessario contrastare la precarietà, sempre più presente nelle aziende della provincia di Sondrio nonostante l’impegno messo in campo dalle organizzazioni sindacali per favorire la stabilizzazione dei rapporti di lavoro, e rilanciare il potere di acquisto di salari e pensioni. Occorre stabilizzare il lavoro e rilanciare le assunzioni anche nei settori pubblici, a partire dalla sanità – dove la situazione è drammatica sia negli ospedali, sia nelle case di riposo - e dalla scuola.
Lotta alle diseguaglianza
La lotta alle diseguaglianze deve potere contare anche su politiche fiscali adeguate. È necessario incrementare le risorse da destinare alla riduzione delle tasse a lavoratori e pensionati, coloro che le pagano fino all’ultimo centesimo. È fondamentale contrastare il lavoro nero, l’evasione e l’elusione fiscale. Basta con gli incentivi a pioggia alle imprese.
Pensioni
È inoltre fondamentale concentrare l’attenzione sulle pensioni, per questo motivo diciamo “No” a quota 102. Serve una pensione di garanzia per giovani, bisogna fare crescere il sostegno alle donne, ai lavoratori disoccupati, discontinui e precoci. Sono inoltre indispensabili forti incentivi per la previdenza complementare. Le nostre richieste sono chiare: possibilità di pensione da 62 anni di età e con 41 anni di contributi senza limiti di età. Riteniamo doveroso migliorare Opzione donna e rafforzare l’Ape sociale, estendendo la platea dei lavori gravosi e usuranti.
Pnrr
Intanto, mentre la nostra provincia si prepara a ospitare le Olimpiadi invernali del 2026, si attendono le risorse del Pnrr: è necessario rafforzare le politiche industriali e di sviluppo, sbloccare gli investimenti in ricerca, innovazione e formazione . Affrontare le sfide della transizione ambientale e digitale può consentire alla provincia di Sondrio di creare occupazione di qualità.
Cresce la povertà
La pandemia ha messo ancora una volta al centro dell’attenzione, in maniera drammatica, l’emergenza determinata dalla crescita della povertà e dalla diffusa non autosufficienza. Riteniamo urgente l’incremento delle risorse e l’introduzione di livelli essenziali in vista della legge sulla non autosufficienza. Anche in provincia di Sondrio è cruciale contrastare la povertà, migliorando il reddito di cittadinanza, soprattutto per quanto riguarda le politiche attive che non hanno finora trovato un’adeguata attuazione, e potenziando le politiche di inclusione.