Villa di Chiavenna

Arriva il via libera al Sentiero dei Confini

Consentirà di collegare i percorsi italiani a quelli svizzeri.

Arriva il via libera al Sentiero dei Confini
Pubblicato:

Via libera allo schema di convenzione tra Regione Lombardia, Ersaf e Comune di Villa di Chiavenna per la progettazione e la realizzazione del Sentiero dei Confini. Lo ha approvato la Giunta regionale, su proposta dell'assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni Massimo Sertori. Lo stanziamento dedicato è di 1,5 milioni di euro, interamente a carico di Regione Lombardia.

Arriva il via libera al Sentiero dei Confini

L'intervento prevede la manutenzione straordinaria di un percorso montano adatto a tutti, che collega la Svizzera con il territorio italiano nel comune di Villa di Chiavenna. È prevista la ristrutturazione dell'ex caserma della Guardia di Finanza, in località Campaccio, di proprietà del Comune di Villa di Chiavenna, in un rifugio utile a sopperire alla mancanza di strutture pubbliche lungo il percorso basso della traversata dei monti.

Sulla parte alta del percorso, adatta a utenti in grado di affrontare tragitti di media/alta montagna, è prevista la realizzazione di un bivacco in località Rosaccio punto intermedio fra la val Codera, la val Bondasca Svizzera e il rifugio Garzonedo. Tutto il percorso pedonale sarà collegato al sistema ciclo-pedonale valchiavennasco ed ai sistemi di mobilità territoriale.

Sertori: "E' un progetto di rilevanza sovralocale"

"Si tratta di un progetto di rilevanza sovralocale - spiega l'assessore regionale a Enti locali e Montagna - che consentirà il collegamento al sistema dei sentieri elvetici, nonché migliorerà la fruizione e l'interconnessione con la rete escursionistica già esistente. L'intervento inoltre pone molta attenzione alla salvaguardia ambientale, prevedendo il recupero di un edificio storico con criteri di sostenibilità, di autosufficienza e di basso impatto ambientale con finalità ricettive e la realizzazione di un ulteriore bivacco quale esempio di nuova tecnologia, ripetibile in altre realtà montane, sempre con finalità ricettive".

Seguici sui nostri canali