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Assistenti per l'inclusione scolastica vivono una situazione scandalosa: la denuncia della CGIL

Mobilitazione del sindacato organizzata per giovedì 14 settembre 2023.

Assistenti per l'inclusione scolastica vivono una situazione scandalosa: la denuncia della CGIL
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“Assistenti per l'inclusione scolastica: una precarietà che riparte con l’inizio dell’anno scolastico fra ulteriori incertezze e preoccupazioni. Vanno garantiti loro diritti, lavoro di qualità e tutele”.

È la denuncia che CGIL fa tramite un comunicato stampa diffuso oggi, 13 settembre 2023

Situazione scandalosa

Dal sindacato continuano:

Vivono “una situazione scandalosa, tra le più difficili e meno note del mondo del lavoro”. Sono gli assistenti scolastici, lavoratori e lavoratrici (con un apporto maggioritario di donne nel settore), che assistono alunni con disabilità. Professionisti che, pur lavorando in ambito scolastico, non sono dipendenti pubblici, bensì assunti da cooperative sociali.

Da sempre incertezza e precarietà li caratterizzano: se lo studente che assistono manca da scuola, perché ammalato o per altri motivi, la giornata non viene pagata, è persa; a inizio settimana non sanno pertanto quanto lavoreranno (e quindi quanto guadagneranno poi a fine mese). E ancora: nei periodi di chiusura delle scuole restano senza stipendio e contributi e sono sottoinquadrati a causa della mancata definizione del profilo professionale in ambito nazionale. Sì, perché nonostante titoli, competenze e professionalità, nonostante lavorino nelle scuole, queste lavoratrici e lavoratori non hanno il riconoscimento del loro ruolo educativo, pur esercitandolo.

“Serve dare una spinta alla politica e al governo rispetto a due testi bloccati nelle commissioni parlamentari”, spiegano Michela Turcatti e Leonardo Puleri della Fp Cgil sondriese: il disegno di legge Bucalo, su cui la Fp Cgil ha presentato 7 emendamenti, e il Ddl Ghirra. Entrambi i provvedimenti riguardano l’internalizzazione del servizio nelle scuole di ogni ordine e grado, e l’introduzione, finalmente, del profilo professionale dell’assistente per l’autonomia e la comunicazione nei ruoli del personale scolastico.

“Serve riconoscere il ruolo educativo, e non solo assistenziale, di questo servizio, fondamentale sia per l’inclusività dei processi scolastici dei ragazzi ma anche per le lavoratrici e i lavoratori, valorizzando finalmente il loro ruolo”.

Il bacino potenziale complessivo nella nostra provincia è di circa 300 professionisti, spesso assunti dalle cooperative sociali con contratto a tempo indeterminato ma, tra appalti al massimo ribasso, discontinuità, part time involontario, il loro è, nei fatti, lavoro povero.
Ogni nuovo anno scolastico ripropone con sé precarietà ed emarginazione, nonché preoccupazioni per le retribuzioni basse.

Mobilitazione

 

“Per rilanciare anche a Sondrio la nostra vertenza nazionale, giovedì 14 settembre saremo presenti al Policampus di Sondrio – spiegano Turcatti e Puleri -, con un volantinaggio per spiegare come queste lavoratrici e lavoratori, pilastro del settore educativo, sono relegati a lavoratori di serie B sia dal punto di vista delle tutele che da quello economico”.

Dalla segreteria del sindacato concludono:


Una giornata di mobilitazione che si riallaccia alle trattative in corso per il rinnovo del Ccnl delle Cooperative sociali, “perché, se il traguardo delle internalizzazioni verrà finalmente raggiunto, ci vorrà però il suo tempo. Nel frattempo, bisogna dare risposte subito, con il rinnovo del contratto in cui abbiamo già ribadito il loro corretto inquadramento contrattuale.
Lo chiediamo con fermezza: si faccia uno sforzo per valorizzare concretamente il lavoro prezioso di queste figure professionali, troppo spesso dimenticate, ma assolutamente indispensabili per il funzionamento del sistema scuola e l’applicazione reale del diritto allo studio”.

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