“noi non siamo soli"

Assunzione di Maria al Cielo: il cardinale Cantoni invita alla speranza contro i “draghi” del nostro tempo

Nel pontificale dell’Assunta, il cardinale Cantoni richiama alla gioia cristiana e alla speranza, invitando a guardare a Maria come segno di vittoria sul male e mediatrice di pace.

Assunzione di Maria al Cielo: il cardinale Cantoni invita alla speranza contro i “draghi” del nostro tempo
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Venerdì 15 agosto, nella solennità dell’Assunzione di Maria al Cielo, il vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, ha presieduto alle ore 10.00 nella Cattedrale, intitolata proprio all’Assunta, il solenne pontificale. Come riportato nel comunicato ufficiale della diocesi, l’occasione ha visto la partecipazione di numerosi fedeli, riuniti per celebrare la Madre di Dio “accolta nella gloria dei cieli quale primizia dei risorti”.

L'omelia

Durante l’omelia, il porporato ha sottolineato la differenza tra la gioia cristiana, “che non tramonta”, e quella effimera e illusoria tipica di momenti di festa spensierata.

"Noi tutti – ha affermato – siamo destinati, come Maria, a vivere per sempre nella pienezza della gioia del Paradiso".

Cantoni non ha ignorato le difficoltà del tempo presente, in cui “il male ci appare vittorioso e la violenza travolge la vita di tanti nostri fratelli in molte parti del mondo”.

Riprendendo l’immagine biblica del drago dell’Apocalisse, ha descritto i “tanti piccoli draghi” che oggi tentano di distruggere le forze del bene, della verità e dell’amore.

Tuttavia, ha ribadito, “noi non siamo soli: qualcuno ci sottrae dal male”, citando papa Francesco nella Evangelii gaudium: "Dio combatte con noi per far fiorire il mondo, ogni mattina2.

Il vescovo ha quindi invitato i presenti a guardare a Maria, “vittoriosa sulle forze del drago, vestita di luce”, come segno di speranza nelle paure e nelle incertezze del nostro tempo. Ha rievocato il Magnificat, in cui la Vergine proclama la potenza e la misericordia di Dio, e ha affidato a lei “le sorti dell’umanità”, invocandola come mediatrice di pace e giustizia capace di mettere fine alle guerre.

"Maria risplenda come segno di consolazione e di sicura speranza per noi, creature ancora in cammino" – ha concluso il cardinale, consegnando alla comunità un messaggio di fiducia e resistenza spirituale di fronte alle sfide del presente.