Astensione anticipata per maternità: più facile la presentazione delle domande per via telematica
Non c'è più la necessità di recarsi allo sportello: dal sito internet www.asst-val.it si accede al portale del cittadino My Asst
La modalità telematica evita alla gestante scomodi spostamenti e rende più agevole e veloce la presentazione della domanda, ma rimane la possibilità di recarsi presso le sedi territoriali previo appuntamento telefonico.
Astensione anticipata per maternità: domande per via telematica
Sono oltre un terzo, sul totale di 274, le future mamme che hanno richiesto l'estensione del congedo di maternità per gravi complicanze legate alla gravidanza o per problemi preesistenti collegandosi al sito internet www.asst-val.it e accedendo al portale del cittadino My Asst. Un numero in progressivo aumento a dieci mesi dall'introduzione della nuova modalità. Il servizio viene svolto dalla Struttura complessa Medicina legale diretta dal dottor Giorgio Vandoni.
Chi ha diritto all'astensione anticipata per maternità
Ad avere diritto alla maternità anticipata sono tutte le donne lavoratrici: dipendenti a tempo indeterminato e determinato, sia del settore pubblico che del privato, le disoccupate, chi svolge lavori occasionali, chi è assunta con contratto a progetto o altri tipi di contratti equiparati, le associate in partecipazione e le libere professioniste che versano i contributi alla gestione separata dell'Inps. È l'Asst a rilasciare il provvedimento di interdizione anticipata dal lavoro nei casi previsti, a seguito della presentazione di un certificato medico redatto dallo specialista ginecologo accreditato al Servizio Sanitario Nazionale.
Qualora il certificato fosse emesso da un ginecologo privato, la lavoratrice sarà sottoposta a una visita di controllo presso il Consultorio Territoriale di riferimento o, in caso di impossibilità agli spostamenti, al suo domicilio. Il provvedimento viene emesso dall'Asst entro sette giorni dal ricevimento della richiesta e trasmesso all'ufficio Inps. Per il completamento dell'iter, l'interessata dovrà inoltrare la domanda di interdizione dal lavoro per gravidanza a rischio direttamente all'Inps o al proprio datore di lavoro, a seconda che sia dipendente del settore privato, autonoma o dipendente di ente pubblico.
In alternativa alla via telematica, le utenti possono rivolgersi alle segreterie di Sondrio, Bormio, Tirano, Morbegno, Chiavenna e Dongo per e-mail oppure chiamare i rispettivi recapiti per fissare un appuntamento.