Bambini e adulti per le strade a fare chiasso per la tradizione del "L’è fòra Geneiron"
Una tra le più antiche usanze del luogo, che sigla in assoluto la conclusione dell’inverno.
C’erano proprio tutti i bambini del paese, martedì 1 gennaio, ultimo giorno dell’inverno per tradizione, in giro per le strade a partecipare a "L’è fòra Geneiron", una tra le più antiche usanze del luogo, che sigla in assoluto la conclusione dell’inverno. Bambini, ma anche tanti genitori, travestiti con abiti dei contadini di una volta, e per dare un tocco di Carnevale, che presto verrà, anche truccati con barba e baffi come fossero adulti, portando con loro oggetti tipici dell’epoca, hanno animato il paese rumorosamente, attrezzati con barattoli di latta di varie dimensioni, legati insieme da una corda, in modo da essere trascinate, in maniera propiziatoria, anche correndo veloci, e causare quel caratteristico e bel riconoscibile fracasso.
Il rumore
Addosso, portavano anche campanacci piccoli e grandi, quelli che solitamente sono al collo delle bestie; in questa pratica, tanti papà si sono davvero distinti. Lo scopo, era richiamare la primavera, che succede all’inverno. L’evento organizzato dall’ufficio cultura del Comune, è iniziato nel primo pomeriggio, quando gruppi di bambini sorridenti, irrefrenabili, sono entrati nelle attività commerciali al grido di "L’è fòra Geneiron", per farsi dare dolci e caramelle. Il ritrovo finale ha avuto il suo apice in piazza Kuerc, dove sono stati praticati i giochi di una volta. In passato, la stagione invernale era una fase non redditizia per l’agricoltura, quindi la fine di gennaio veniva celebrata come il concludersi del periodo più freddo e la ripresa del lavoro.