verde ed ecosostenibile

Bandiera nera a Bormio: il Comune tira le orecchie a Legambiente

La risposta del sindaco Silvia Gavazzi all'associazione ambientalista.

Bandiera nera a Bormio: il Comune tira le orecchie a Legambiente
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Legambiente ha assegnato la "Bandiera nera" al sindaco di Bormio per la realizzazione della "Tangenzialina dell'Alute", un'opera viabilistica che, secondo l'associazione ambientalista, sarà lunga 1,5 km  e avrà un impatto negativo sull'equilibrio della zona e comporterà la distruzione di connessioni ciclopedonali, alterando il paesaggio e causando consumi di suolo. Legambiente critica anche l'assenza di una Valutazione Ambientale Strategica e l'omissione del rischio idrogeologico, oltre ai problemi di congestione del traffico. La risposta dal Comune non si è fatta attendere e ha messo in luce diverse inesattezze fornite da Legambiente.

Informazioni errate

"Sarei felice di spiegare a Legambiente i termini della questione tangenziale, poiché è evidente che la loro valutazione è basata su informazioni errate. Rispettiamo la storia e l'attività di questa organizzazione e auspichiamo di poterci presto confrontare: avremo anche l'occasione di illustrare le numerose iniziative che come Comune di Bormio abbiamo promosso nell'ambito della sostenibilità ambientale".

Così il sindaco Silvia Cavazzi sulla notizia della bandiera nera a lei assegnata: il riferimento è alle attività di cura del territorio e dei fiumi, all'adesione al programma Plastic Free per ridurre l'uso della plastica, all'ampliamento della zona a traffico limitato da due a tre mesi, all'intervento di efficientamento energetico dell'edificio che ospita la Scuola secondaria di primo grado, al progetto per l'installazione di un impianto fotovoltaico per il Palaghiaccio. Un impegno sul fronte ambientale che si concretizza in numerose azioni.

Impatto ambientale

L'Amministrazione comunale prende atto della decisione di Legambiente ma puntualizza quanto contenuto nella motivazione addotta. -  Si legge in una nota stampa diffusa dal Comune di Bormio - Innanzitutto sono completamente errate sia la lunghezza dell'opera, 800 metri anziché 1500, che il costo, che è pari a sette milioni di euro, non i 12 citati.

Riguardo ai flussi di traffico l'unica certezza è che il centro sarà liberato dalle auto, che non sosteranno più ferme in coda, come accade oggi, peggiorando la qualità dell'aria a causa delle loro emissioni inquinanti. I benefici per gli abitanti di Bormio e, più in generale, per chi frequenta il paese saranno evidenti.

La convenzione con Regione Lombardia per l'avvio della procedura autorizzativa dell'opera è stata deliberata dal Consiglio comunale a completamento di un iter avviato dalle precedenti Amministrazioni comunali che avevano individuato nella tangenziale la soluzione ai gravi problemi di traffico che affliggono Bormio.

Tutte le prescrizioni di legge in materia, com'è ovvio, sono state rispettate: la VAS era stata a suo tempo svolta in sede di elaborazione del Piano di governo del territorio e il PAUR, il Procedimento autorizzativo unico regionale, ha previsto la VIA, ovvero la Valutazione di impatto ambientale.

Le osservazioni formulate dall'Ufficio VIA di Regione Lombardia sono state analizzate: le risposte, frutto di lunghi approfondimenti tecnici, sono già state elaborate e dalla prossima settimana saranno consultabili sul portale telematico "Silvia".

Bormio verde ed ecosostenibile

"Nella nostra visione di una Bormio verde ed ecosostenibile - conclude il sindaco Cavazzi - rientra il decongestionamento del traffico che, con i flussi attuali, è diventato un problema serio, e la soluzione migliore fra quelle realizzabili è rappresentata dalla tangenziale. Un'analisi attenta, scevra da preconcetti e contrapposizioni, renderebbe evidente a tutti la sua utilità, della quale noi siamo fermamente convinti. A beneficiarne saranno Bormio e i suoi abitanti per primi, oltre all'immagine di una località turistica che, sull'esempio di altre, è impegnata a garantire una migliore qualità della vita".

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