Bormio Balance, una casa di cultura ed equilibrio dedicata a Roberto Togni
La volta dipinta magistralmente da Xiyu Guo.
A Bormio una casa della cultura, del benessere e dell’equilibrio, Bormio Balance, una piccola Reggia di Caserta, non fosse che per quella similitudine del dipinto legato alla mitologia greca di Proserpina, antichissima divinità della terra e dell’aldilà, a simboleggiare il mistero della vita e della natura che rifiorisce dopo ogni stagione invernale nel rigoglio della primavera e dell’estate, legata al mondo rurale e dell’Oltretomba. Si dice che attraverso l’arte manifestiamo la nostra interiorità, sia se siamo in vita, sia no, e questo antico luogo di via Roma ispira a manifestarla. Un tempo stalla, oggi luogo dell’equilibrio, con la volta dipinta magistralmente da Xiyu Guo, reduce da una laurea da 110 e lode sul paesaggio, all’Università delle belle arti di Firenze e di Brera a Milano, conosciuto perché vinse la prima edizione del concorso di pittura in onore del professore e museologo Roberto Togni.
Inaugurazione
All’inaugurazione, la moglie Franca. L’affresco ritrae Proserpina sorridente con la veste bianca a portare la luce dell’estate su un lato, e sull’altro, la stessa, malinconica, che deve tornare agli inferi; un affresco realizzato in due mesi lavorando quasi tutti i giorni, come Michelangelo nella Cappella Sistina a Roma, sdraiato su una impalcatura sotto il soffitto. Sulla scala di accesso, un antico presef, mangiatoia in legno, ben restaurato, che simboleggia l’accoglienza all’ospite. Nel mezzo del paesaggio, elementi di cultura montana e bucolica che si trovano nella contea di Bormio, la bella pastorella, fiori, animali, la malga dello Scorluzzo, le Terme, la coltivazione della segale, il contadino che falcia. Al professor Togni, che perseguiva anche la filosofia del riutilizzo, della conservazione, della memoria, del bello, piuttosto che la nuova costruzione, sarebbe molto piaciuto. Così la sua filosofia permane nella comunità, portata avanti da colui che tanto gli fu amico, Renato De Lorenzi. "E’ un messaggio voluto, a riscoprire i tanti luoghi belli, valorizzare quelli storici con la bellezza di un dipinto come in questo caso, di cui ci si riappropria, in cui si ripristina lo stato strutturale, si realizzano piccole ma significative attività, rendendoli vivibili appieno, per se stessi e per la comunità".