Villa di Tirano

Celebrati in Rsa i 100 anni di una donna speciale

Emilia Schivardi ha raggiunto il meraviglioso traguardo dopo una vita da coltivatrice della terra.

Celebrati in Rsa i 100 anni di una donna speciale
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Emilia Schivardi ha raggiunto silenziosamente il meraviglioso traguardo dei 100 anni. La scorsa settimana, giovedì 12 settembre, presso la fonazione Bongioni - Lambertenghi di Villa di Tirano, Miglietta, nata nel 1924 a Stazzona, e da qualche anno residente in Casa di riposo, ha raggiunto l’età invidiabile. In compagnia dei suoi familiari, di tanti amici, del presidente della struttura Anselmo Luigi Valente, del vicesindaco in fascia tricolore Fabio Meleri e del consigliere della struttura Fernando Magro, ha spento 100 candeline per dare importanza ad ognuno degli anni trascorsi. Emilia, persona di carattere riservato e di temperamento mite, gentile e accogliente con tutti, ha trascorso la maggior parte della sua vita tra le montagne della Valtellina spostandosi a piedi da Stazzona a Musciano e San Rocco, località del Comune di Villa di Tirano dove lei trascorreva buona parte dell’anno, dove accudiva animali e coltivava la terra. Occupata ad allevare bestioline e a raccogliere frutti della terra che poi donava ai più bisognosi, Miglietta si accontentava di ben poco. Verdura, tuberi, noci, castagne, funghi, regalava i frutti della terra a tante persone amiche e conoscenti. Coltivatrice diretta in ogni senso, anche nelle relazioni che, a modo suo, ha mantenuto anche nella vecchiaia. Amante dei valori della famiglia ha cercato di tenerla unita nel miglior modo possibile. Oggi, in Rsa, trascorre la sua quotidianità incontrando parenti e paesani che accoglie sempre silenziosamente dando vita ad un timido sorriso.

Essenziale

Emilia si accontenta di poco, dell’essenziale. Fino ad alcuni anni fa occupava il tempo libero lavorando a maglia e confezionando calze di lana che le permettevano, con i frutti della terra che coltivava, di vivere una vita dignitosa e vicina a chi aveva bisogno. Viene ricordata da alcune ospiti della struttura che la conoscevano come colei che aveva il passo più veloce nelle camminate di trasferimento dal paese in montagna. Difficile riuscire a starle dietro. In poco tempo si trasferiva da una località all’altra per lavorare e non sentiva la fatica del cammino. Viene ricordata per tutte quelle volte che la si incontrava lungo il cammino. Salutava sempre, con un accenno e un sorriso. Si fermava quando era convinta che qualcuno avesse bisogno, mostrando così di avere un grande cuore, sensibile e aperto all’altro. Viene ricordata anche per la sua fede religiosa che ha sempre coltivato con la partecipazione alle funzioni nella sua chiesa parrocchiale. Anche oggi non perde nessuna delle attività religiose, pregare è importante anche nella vecchiaia e nella malattia. Festeggiare un secolo di vita è una scommessa, è il frutto di un certo dna e di una forza fisica mantenuta negli anni. Probabilmente le coltivazioni biologiche, il cibo sano, l’attività motoria e, forse, un pizzico di fortuna, hanno regalato questo bel traguardo alla nostra Miglietta, grata al Signore per essere qui con noi. In presenza di amministratori della nostra realtà territoriale, dei familiari, dei signori ospiti, degli operatori, Emilia ha molto apprezzato la torta di compleanno, gustandone ben due fettone. "Nei prossimi anni - dice Agostina Franzini della struttura - avremo ancora occasione di festeggiare questi traguardi, ma quello di Emilia e della sua saggezza e discrezione, è veramente stato speciale. Miglietta ha concluso dicendo “grazie”, quella parola che l’ha tanto caratterizzata in tutto questo secolo".

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