disagi burocratici

Chiavenna: una via intitolata alla suora assassinata, c'è chi dice no

Una petizione chiede di intitolare alla religiosa un parco e non una via. Ma il sindaco non torna indietro.

Chiavenna: una via intitolata alla suora assassinata, c'è chi dice no
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Una petizione firmata da alcuni cittadini di Chiavenna chiede di tornare indietro sulla decisione e di dedicare a suor Maria Laura Mainetti il parco dell’Immacolata e non rinominare un tratto di via Lena Perpenti. Il Sindaco chiavennasco, Luca Della Bitta è irremovibile e, a breve, ci sarà la ridenominazione.

Disagi di natura burocratica

Alla base della petizione i disagi di natura burocratica che una tale iniziativa comporta:

«L’amministrazione comunale - si legge nella petizione - ha espresso la volontà di cambiare il nome della parte iniziale dell’attuale via Perpenti da piazza Pestalozzi al cancello del parco per intestarla a suor Maria Laura.

I residenti ritengono che sarebbe più semplice e adatto intitolarle, senza danno per gli abitanti, il parco dell’Immacolata, semplicemente aggiungendo una scritta alla targa. Lì, peraltro, si affaccia la camera/studio della religiosa, già meta di pellegrinaggio e lì ella aveva operato a lungo con consorelle e alunni».

 

La rinominazione si farà

Il primo cittadino è irremovibile:

«La decisione - ha spiegato sulle pagine di Centro Valle - è stata condivisa anche in Consiglio comunale e ha ottenuto l’approvazione pure da parte del gruppo di minoranza. In essa abbiamo coinvolto anche la parrocchia, le consorelle e il Centro Studi Storici. Suor Maria Laura è una figura che merita un riconoscimento perenne attraverso un importante tratto di strada che, tra l’altro, è quello che rappresenta il cuore della sua attività e il punto in cui uscì quella sciagurata notte in cui venne uccisa.

La conformazione della zona, tra l’altro, permette di spezzare l’attuale via Perpenti, lasciandone dunque un consistente tratto per ricordare anche questa figura.

Fra l’altro non si tratta di una novità assoluta. Ricordo che, qualche anno fa, un’operazione simile era stata compiuta sulla via Cappuccini la cui parte terminale, quella in cui è presente la Società Operaia, per intenderci, era stata ridenominata via Chiarelli, proprio per il legame di quest’ultimo con l’associazione».

In merito alle questioni di ordine burocratico il sindaco si sente di tranquillizzare i residenti:

«Ovviamente - spiega - gli uffici comunali accompagneranno e faranno da assistenza a tutti i cittadini per quel che riguarda i necessari adempimenti burocratici. Alla fine ciò che spetterà ai residenti sarà davvero ben poca cosa».

Ancora non c’è una tempistica certa riguardo al cambio di denominazione, si aspetta però solo l’ok definitivo della Prefettura.

 

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