Chiude in bellezza il Teatro Festival
Nel suggestivo salone degli stemmi a Palazzo Lavizzari con un applauditissimo concerto di Maurizio Carnelli.

Si chiude in bellezza, tra arte, magia e magnetiche atmosfere, la diciassettesima edizione del Teatro Festival Valtellina Valchiavenna guidato da Agnese Bresesti, nel suggestivo salone degli stemmi a Palazzo Lavizzari a Mazzo di Valtellina con un applauditissimo concerto al pianoforte del famoso pianista e direttore d’orchestra Maurizio Carnelli. Brani classici e barocchi: musiche di Bach, Mozart e Beethoven, ironia, comicità, sberleffi, bellezza artistica, note vibranti e tanta, tanta emozione. E’ seguita la premiazione per l’anno 2025, alla presenza del sindaco di Mazzo Franco Saligari. La serata, apprezzata dal numeroso pubblico, si è conclusa con un rinfresco nella ospitale cucina del Palazzo, altro luogo di grande suggestione. La giuria ha decretato i vincitori, ma non può fare a meno di sottolineare la tangibile difficoltà incontrata nella scelta sempre più difficile di anno in anno. Tanti sarebbero gli ex equo. Così la presidente di giuria Anna Galanga. "In questa XVII edizione abbiamo potuto gustare esibizioni entusiasmanti e coinvolgenti di professionisti, attori di teatro, di cinema e tv, di musicisti e cantanti che si sono esibiti nei più grandi teatri italiani e stranieri".
Spettacoli
Grandioso, travolgente, trascinante, che tutti avrebbero voluto non finisse mai, il meraviglioso concerto con Raffaele Kohler tromba, Nadia Braito voce, Marco Xeres basso, ospitato a Mazzo, nel giardino nascosto, giardino incantato, misterioso, spirituale, di una bellezza sconfinata che rapisce il cuore e allieta la mente, di Roberto Rossatti. E sempre a Mazzo in Palazzo il toccante spettacolo Katjuša di Daniele Gianera. Il racconto è accompagnato dalle musiche di Alessandro Balatti (fisarmonica) e Donatella Bortone (arpa celtica). E poi ancora i due spettacoli della straordinaria Alessandra Donati in Nuovo orizzonte e in Cecilia e le leggende del mare con Edoardo Baccanelli. E infine, in Palazzo, non si può dimenticare Notte Tempo di Pietro De Nova e Maurizio Zucchi. Come non ricordare poi i due concerti di apertura del Festival di Marco Belcastro e Christian Poggioni. "E’ stato un Festival davvero speciale, irripetibile (speriamo di no), di largo respiro. Artisti, giuria e pubblico, tutti insieme abbiamo assaporato la gioia di vivere, di incontrarci, di ritrovarci, di raccontarci. Un’esperienza straordinaria vissuta da noi, tutti. Grazie ad Agnese Bresesti". I due spettacoli premiati: teatro "Le lupe" con Consuelo Orsingher e Gigliola Amonini; musica "Italian Jazz Summit" Bigband New Orleans.