Ci sono i fondi per il recupero dell'ex Fossati

Il recupero dell'ex Fossati di Sondrio è più vicino. Nella giornata di ieri, martedì 12 marzo 2024, la Giunta regionale, su proposta del vicepresidente e assessore al Bilancio, Marco Alparone, di concerto con quello all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione, ha approvato una delibera che stanzia 14 milioni di euro per i cosiddetti "siti orfani". E tra questi c'è anche quello sondriese. I 14 milioni della Regione si aggiungono ai 51 previsti dal Pnrr. L'intervento riguarderà 18 siti in tutta la Lombardia.

Ci sono i fondi per il recupero dell'ex Fossati

“Si tratta di interventi che i nostri territori attendono da decenni. In Lombardia – ha spiegato Maione - stiamo attuando un maxi piano di bonifiche che caratterizzerà le politiche ambientali e di rigenerazione urbana per molto tempo. In passato la sensibilità sui temi territoriali era decisamente più bassa e scontiamo situazioni provocate magari cinquant’anni fa e per le quali ormai è difficile rivalersi sui responsabili. In questi casi dunque l’onere degli interventi sostituivi di bonifica, messa in sicurezza e ripristino ambientale è in carico alla Pubblica Amministrazione. E la Regione vuole intervenire”.

“Questa integrazione di risorse – ha aggiunto - è resa possibile dalla solidità del nostro bilancio e da un rapporto sinergico con il Governo. I contatti con il ministro sono quotidiani. La Lombardia non può più aspettare e oggi diamo una risposta straordinaria”.

“Chiaramente – ha proseguito l’assessore - ogni situazione è differente e quindi anche le tempistiche variano da progetto a progetto, ma il Pnrr prevede la riqualificazione di almeno il 70% della superficie del suolo dei siti orfani entro il primo trimestre del 2026. I tempi sono dunque stretti e l’intervento della Regione è stato puntuale”.

L'ex Fossati

Per quel che riguarda la provincia di Sondrio, nell'elenco c'è l'area dell'ex Cotonificio Fossati. Come ben noto ai sondriesi, si tratta di una zona industriale dismessa in cui, a partire da fine ‘800 fino al 2011, è stata svolta attività di filatura e lavorazione tessile. Risultano contaminati i suoli da metalli e idrocarburi e vi è presenza di rifiuti. La progettazione è attualmente in corso.