Bormio

Con "Antifascismo di popolo in Valtellina e Valchiavenna", Zenoni racconta la lotta

Presentato il libro del sindacalista.

Con "Antifascismo di popolo in Valtellina e Valchiavenna", Zenoni racconta la lotta
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Nel centenario della "Marcia su Roma", e con essa la presa del potere del regime fascista, l’assessorato alla Cultura del Comune di Bormio, ha proposto un evento in cui rileggere e reinterpretare l’avvenimento, con il libro "Antifascismo di popolo in Valtellina e Valchiavenna" di Pierluigi Zenoni, 73 anni, già dirigente sindacale Cgil, collaboratore con l’Issrec, Istituto Sondriese Storia della Resistenza e dell’Età Contemporena.
Il suo lavoro, documenta le vicende di tanti che, anche con un isolato e spontaneo gesto di protesta, si opposero al fascismo. Questo il suo racconto. "L’Archivio di Stato di Sondrio conserva oltre 1000 fascicoli di cittadini considerati sovversivi dal regime fascista; ciò testimonia l’esistenza di un consistente antifascismo popolare, che creò le condizioni per il largo sostegno alla Resistenza".

Le vicende

Zenoni mette in risalto anche il supporto dato alla lotta partigiana dopo l’8 settembre 1943. Perché parlare di tutto questo oggi? "Con la crisi delle democrazie, ci sono forze di destra che emergono; è importante fare capire come l’adesione alle formazioni che incarnano i volti del sovranismo, del populismo, rifiutando la democrazia, mina libertà, emancipazione, differenze, pluralismo culturale. Vogliamo fare memoria, spiegare alle nuove generazioni di difendere quanto faticosamente conquistato con la lotta di Liberazione, la Repubblica e la Costituzione".

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