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Continuano le predazioni da parte dei lupi, la protesta: "Non si può andare avanti così"

Mario Pighetti è sceso in piazza per sensibilizzare la cittadinanza sulla attuale situazione.

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Mario Pighetti raccoglie firme in piazza a Chiavenna per una petizione che chiede alle autorità maggiori tutele per le persone nei confronti del lupo e di altri grandi predatori. La raccolta firme è stata abbinata ad una mostra fotografica che documenta gli animali predati nell'ultimo periodo in provincia di Sondrio.

Petizione

La petizione è stata lanciata in risposta alle crescenti preoccupazioni dei residenti della Valchiavenna e della provincia di Sondrio riguardo alla presenza del lupo. Gli abitanti delle zone rurali hanno lamentato un aumento degli attacchi ai loro animali, sia domestici che selvatici, e hanno espresso preoccupazione per la sicurezza delle persone.

La mostra fotografica, organizzata da Pighetti, ha attirato l'attenzione dei passanti, che hanno potuto vedere di prima mano i danni causati dalla presenza del lupo. Tra le immagini esposte, si vedono pecore sbranate e cervi uccisi.

Pighetti, attivista ambientale e fotografo naturalista, ha dichiarato che la petizione ha lo scopo di sensibilizzare le autorità e la comunità sulla necessità di trovare un equilibrio tra la protezione del lupo e la sicurezza delle persone e degli animali domestici. Ha inoltre sottolineato l'importanza di una gestione responsabile del lupo e di altri grandi predatori, per evitare conflitti con l'agricoltura e il turismo, entrambi settori di vitale importanza per la regione.

La raccolta firme di Pighetti ha suscitato grande interesse tra i residenti della zona, molti dei quali si sono fermati per firmare la petizione e per discutere della questione con l'attivista. La petizione sarà presentata alle autorità competenti con la speranza di ottenere una maggiore protezione per le persone e gli animali della zona.

La lettera dei sindaci

La petizione si aggiunge alla lettera inviata alle autorità e firmata dal Presidente della Comunità Montana della Valchiavenna, Davide Trussoni, e i sindaci della Valle del Mera nella quale viene chiesto un nuovo approccio alla gestione del lupo. Essi sostengono che l'approccio attuale non protegga adeguatamente la sicurezza dei cittadini e riguardi solo la sopravvivenza del lupo. La lettera cita recenti episodi di attacchi del lupo sia alla fauna selvatica che al bestiame, tra cui un attacco particolarmente preoccupante nella città di Campodolcino. La lettera suggerisce che sia necessario un nuovo paradigma che protegga sia la biodiversità che le attività umane, in particolare quelle dei contadini e degli operatori turistici. Gli autori chiedono una risposta urgente alle loro preoccupazioni.

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