Verso le Olimpiadi 2026

Coppa del mondo di sci, l’AREU in azione con 70 professionisti: auguri di pronta guarigione a Sarrazin e Zazzi

Grande impegno da parte dell'agenzia Regionale Emergenza Urgenza per garantire il miglior servizio durante la manifestazione internazionale.

Coppa del mondo di sci, l’AREU in azione con 70 professionisti: auguri di pronta guarigione a Sarrazin e Zazzi
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Mentre Bormio si prepara a ospitare le Olimpiadi del 2026, la pista Stelvio è il teatro delle gare di Coppa del Mondo di sci maschile.

AREU in campo

Qui l’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza (AREU) è in prima linea, testando il proprio sistema di soccorso con un imponente dispiegamento di risorse: 70 professionisti, tra medici, infermieri e tecnici del soccorso alpino, garantiscono interventi rapidi ed efficaci in caso di emergenza.

“Dal 2017 – spiegano Gianluca Chiodini, coordinatore del team, e Mario Teruzzi, direttore del 118 di Sondrio – siamo impegnati a garantire il soccorso durante le prove ufficiali e le gare maschili sulla Stelvio. Anche quest’anno, fino al 30 dicembre, abbiamo schierato una squadra altamente qualificata, con 12 postazioni strategicamente distribuite lungo la pista, pronte a intervenire immediatamente.”

Questa tempestività è stata dimostrata ieri, quando Cyprien Sarrazin e Pietro Zazzi sono stati soccorsi e trasportati d’urgenza in elicottero. Sarrazin è stato trasferito all’ospedale di Sondalo, mentre Zazzi è stato portato al Niguarda di Milano, che sarà il futuro ospedale olimpico. Lì è stato operato in tarda serata.

“A entrambi – aggiungono Chiodini e Teruzzi – rivolgiamo un grande ‘in bocca al lupo’ e i nostri migliori auguri di pronta guarigione.”

Un sistema integrato per la sicurezza
Il team operativo non si limita all’elicottero, ma include tre ambulanze posizionate in punti strategici: all’arrivo della pista, al ‘Ciuk’ e nella zona di atterraggio dell’elicottero. Ogni postazione è presidiata da un medico o un infermiere, supportato da tre tecnici del soccorso alpino.

Verso le Olimpiadi del 2026

Queste giornate rappresentano una sorta di prova generale per il grande evento olimpico del 2026.

“Sono occasioni fondamentali – sottolineano Chiodini e Teruzzi – per testare la prontezza e l’efficienza delle nostre squadre di soccorso. Grazie all’impegno e alla professionalità di tutto il personale, possiamo affinare le procedure e garantire un’assistenza sanitaria impeccabile durante le Olimpiadi.”

Bormio si conferma quindi non solo una vetrina per lo sport di alto livello, ma anche un banco di prova per un sistema sanitario d’eccellenza, pronto a rispondere con competenza e tempestività a qualsiasi emergenza.

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