Livigno

Dal Piccolo Tibet parte il primo aiuto al popolo dell’Emilia Romagna

Il Comune manda aiuti concreti, 60 mila euro, alle popolazioni colpite dall’alluvione su ampio fronte.

Dal Piccolo Tibet parte il primo aiuto al popolo dell’Emilia Romagna
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Filo diretto tra Livigno e l’Emilia Romagna. Il Comune manda aiuti concreti, 60mila euro, alle popolazioni colpite dall’alluvione su ampio fronte, nel territorio della Provincia di Bologna, Forlì - Cesena, Modena, Ravenna e Ferrara, alcune delle quali rimaste per tempo isolate. Opere di bene, al posto di strutture, cui il Piccolo Tibet rinuncia. Infatti, nella seduta di giunta consigliare straordinaria di lunedì scorso, il sindaco Remo Galli e il suo gruppo hanno deliberato di rinunciare e di rinviare una propria opera pubblica, ancora non decisa, e donare ai Comuni colpiti dalla catastrofe soldi prelevati dal fondo di riserva ordinario. "Ho sentito i colleghi della zona colpita - dice Galli - la situazione è difficile, ma gli emiliani sapranno rialzare la testa ed essere d’esempio per tutto il mondo; ne sono sicuro".

Obiettivo

L’obiettivo, mosso dalla volontà di dare un concreto segno di solidarietà, visto che i fenomeni sono ancora in corso e che l’evoluzione degli eventi si svilupperà in concomitanza con il passaggio dei colmi di piena nei corsi d’acqua interessati, è recapitare prontamente aiuti alle popolazioni e comunità alluvionate, colpite da frane conseguenti agli eventi atmosferici estremi che si sono verificati, tramite l’agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia Romagna. Paese che tanto significa per il Piccolo Tibet e cui il Piccolo Tibet deve tanto. Soprattutto in termini di turismo, legato a doppio filo con quello degli imprenditori romagnoli che in tanti, e con spirito pionieristico, si spinsero oltre il passo del Foscagno, per investire in una terra così opposta ma così uguale, in cui vedevano grandi potenzialità di sviluppo. "Livigno deve molto ai romagnoli - precisa Galli - che sono stati perno fondamentale anche nello sviluppo turistico della nostra località negli anni 70, 80 e 90. Ci hanno insegnato molte cose, era doveroso questo piccolo, piccolo gesto".

Gazzoni

"Fortunatamente - dice Claudio Gazzoni originario di Cesena, dipendente della Mottolino di Livigno - la nostra casa dista 4 km dall’epicentro del disastro e non abbiamo subito danni; i Comuni di Livigno e Bormio si sono messi in moto e sta partendo una raccolta beni alimentari e di prima necessità, tutto quello che si riesce a trovare per poter portare aiuto e conforto; la situazione è molto critica; quando vedo i miei paesani piegati in ginocchio, mi si stringe il cuore". I numeri del disastro fanno paura. C’è poco da restare indifferenti.

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