Produrre un cambiamento

Dalla Valtellina collaborazione e coesione per vincere la sfida delle Olimpiadi 2026

Spiega l'assessore Massimo Sertori: "Questa grande sfida parte da un assunto, l'intera provincia di Sondrio è territorio olimpico, e ci vedrà gareggiare su più fronti: riqualificazione della ricettività per un target più elevato, crescita della cultura dell'accoglienza e della coesione, sviluppo di una comunicazione innovativa e unitaria".

Dalla Valtellina collaborazione e coesione per vincere la sfida delle Olimpiadi 2026
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Le Olimpiadi invernali del 2026 rappresentano un'opportunità straordinaria da tradurre in benefici durevoli per il territorio, una sfida che è già iniziata e che, per essere vinta, richiede un impegno corale, oltre a determinazione e passione.

Per questo motivo l'assessore regionale agli Enti Locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori, accompagnato da Sergio Schena, consigliere di amministrazione della Fondazione Milano Cortina 2026 e dal Presidente della Provincia di Sondrio, Elio Moretti, nelle ultime settimane ha incontrato gli amministratori della provincia di Sondrio per presentare le Olimpiadi e per mettere in comune riflessioni, idee e aspirazioni. Numerose erano già stati gli incontri con i sindaci dell'Alta Valle, ora sono stati coinvolti anche i restanti sindaci e assessori dei comuni dei singoli mandamenti.

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Incontri con il territorio

Quattro incontri, coordinati dalle rispettive Comunità montane, che si sono tenuti nelle sedi delle Comunità Montane di Tirano, Sondrio, Morbegno e della Valchiavenna, tutti molto partecipati. E due i temi più sentiti: la riqualificazione della ricettività e la promozione del territorio. Allo stesso modo importanti per il presente e per il futuro, per le Olimpiadi e per quello che sarà la Valtellina dopo il 2026.

Commenta l'assessore Massimo Sertori:

"Durante gli incontri nei vari comprensori ho riscontrato il grande interesse e la volontà di avere un ruolo in vista delle Olimpiadi: un atteggiamento propositivo che rappresenta il presupposto per costruire progetti e iniziative, concretizzando le tante idee che mi sono state sottoposte". "Siamo all'inizio di un percorso - continua Sertori - ma non possiamo perdere tempo perché cinque anni per un evento di tale portata trascorrono velocemente e dovremo quindi essere pragmatici nella valutazione e nella selezione delle azioni da intraprendere. Conosco la lungimiranza e l'intraprendenza dei valtellinesi e anche durante questi incontri ne ho avuto prova: sono certo che collaborazione e coesione guideranno le nostre scelte per cogliere questa straordinaria opportunità".

 

 

Produrre un cambiamento

 

Il consigliere della Fondazione Schena ha spiegato che servono progetti sostenibili e soprattutto una chiara direzione, condivisa da tutti, una nuova coesione territoriale, perché l'Olimpiade riguarda tutto il territorio e la Valtellina che uscirà dalle Olimpiadi dovrà essere diversa: più attrattiva e più competitiva ma anche più consapevole del proprio valore.

"Tutto - ribadisce Schena - dipende da noi, perché è il territorio a decidere, progettare e realizzare e nulla viene calato dall'alto. Come ho detto durante gli incontri i numeri e le esperienze delle precedenti edizioni delle Olimpiadi, e Torino è l'esempio più vicino a noi, dimostrano come i risultati possono essere straordinari in termini di ricadute sulla reputazione territoriale, sulle competenze locali, sulla governance e sull'organizzazione dello sport".

"Le Olimpiadi - sottolinea Schena - sono in grado di produrre un cambiamento, di innescare una marcia diversa, traendo linfa da un'esperienza unica nel suo genere e partendo dalle infrastrutture e dall'indotto che potranno generare".

Grande sfida

 

"Questa grande sfida - rimarca l'assessore Sertori - parte da un assunto, l'intera provincia di Sondrio è territorio olimpico, e ci vedrà gareggiare su più fronti: riqualificazione della ricettività per un target più elevato, crescita della cultura dell'accoglienza e della coesione, sviluppo di una comunicazione innovativa e unitaria. Ma, alla base di tutto, vi è la necessità di riconoscersi nella denominazione Valtellina, che significa tutta la valle, oltre le località che ospiteranno le gare: un territorio reso riconoscibile dalle sue caratteristiche peculiari che diventano i suoi punti di forza. Fare leva sull'affidabilità nell'organizzazione di grandi eventi e sull'eccellenza del distretto agroalimentare diventa quindi la strategia”.

Tecnologiche e sostenibili

"Saranno Olimpiadi - conclude Sertori - tecnologiche e sostenibili, in termini economici e ambientali, con un impatto sulla Lombardia che uno studio dell'Università Bocconi ha stimato in 3 milioni di arrivi, 1 milione per la provincia di Sondrio. Un'opportunità straordinaria, una sfida che vogliamo e possiamo vincere".

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