Dalle legge sulle dighe due milioni di euro per pagare le bollette delle famiglie
Nei prossimi giorni si aprirà la ricezione delle domande. Risorse anche alle case di riposo e ai Comuni per l'illuminazione pubblica.
Ammonta a due milioni di euro la quota che la Provincia ha riservato al sostegno delle famiglie nel pagamento delle bollette. Si tratta di uno dei benefici che derivano dalle legge sull'idroelettrico che, come è noto, prevedono anche che i produttori debbano conferire una parte di energia gratis al territorio su cui sono presenti dighe e centrali. Quota che viene monetizzata e calcolata sulla base sia della produzione che del prezzo dell'energia.
Dalle dighe due milioni di euro per pagare le bollette delle famiglie
La declinazione su base provinciale dei benefici della norma inserita nella legge regionale sull'idroelettrico consente, per scelta della Regione, di utilizzare gli oltre 8,25 milioni destinati a Valtellina e Valchiavenna anche alle famiglie oltreché, come avvenuto ad esempio lo scorso anno, alle Rsa e alle strutture pubbliche. Di più, una porzione andrà anche ai Comuni per l'illuminazione pubblica.
Nel dettaglio, due milioni saranno per le famiglie. Nei prossimi giorni verranno aperti i termini per la presentazione delle domande che saranno raccolte dai Comuni. Possono chiedere il sostegno i nuclei familiari con un Isee inferiore a 15mila euro; quota che sale a 30mila per quelli che hanno almeno due figli. Quando ci saranno i dati sulle domande presentate si potrà procedere alla ripartizione dei fondi a disposizione, presumibilmente all'inizio del 2023.
"Per Valtellina e Valchiavenna - ha detto il presidente della Provincia Elio Moretti oggi, giovedì 13 ottobre 2022, presentando l'iniziativa subito dopo aver firmato la delibera - queste risorse derivanti dalla legge regionale di di grande importanza. E lo sono anco di più in un momento come questo".
Come sono ripartiti gli 8,25 milioni dell'energia gratuita
Moretti ha poi illustrato nei dettagli l'intera ripartizione della quota di 8,25 milioni di euro. Oltre alle famiglie la novità di quest'anno è rappresentata dai Comuni anche per l'illuminazione pubblica e gli impianti sportivi come piscine e palazzi del ghiaccio. E grande attenzione viene riservata anche quest'anno alle Rsa che riceveranno un cifra sufficiente a coprire le spese energetiche affrontate nel 2021.
Per quel che riguarda i Comuni, per l'illuminazione pubblica riceveranno complessivamente 2,275 milioni. A quelli fino a mille abitanti andranno 15mila euro, a quelli fino a tremila 25mila euro, ai paesi con meno di cinquemila residenti 45mila. Più elevate le cifre per i Comuni più grandi: fino a 10mila abitanti riceveranno 65mila euro, Morbegno ne avrà 100mila e Sondrio 150mila.
Sale infine a 100mila euro il beneficio per le strutture sportive (era 80mila lo scorso anno) e con i fondi derivanti dalle acque - in particolare quelli relativi all'Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale saranno0 anche finanziati corsi di formazione per Asa e Oss.
"Il Pfp è stato delegato alla gestione di questi corsi che sono realizzati da agenzie formative certificate - ha spiegato il direttore Evaristo Pini - La necessità di avere personale di questo tipo è sentita particolarmente dalle nostre Case di Riposo. Alcune hanno dovuto tagliare dei reparti proprio per mancanza di risorse umane. Grazie a questi fondi potremo erogare i corsi sostenendo gran parte delle spese degli studenti che potranno affrontare la formazione pagando 366 euro, meno del 50% della quota totale".
Sertori: "I benefici ci sono perché la nostra terra ne ha diritto"
Più politico l'intervento dell'assessore regionale a Montagna ed Energia Massimo Sertori, che ha fortemente voluto questa legge regionale.
"Non si tratta di un beneficio casuale, bensì di risorse alle quali il nostro territorio ha pienamente diritto - ha affermato - Vale per questi fondi che arrivano dall'energia gratis così come per la parte dei canoni. E' la compensazione per avere sul territorio dighe e centrali. Dobbiamo imparare a capire che questi benefici, che ripeto sono un diritto, non arrivano in egual misura ovunque...".
E parlando delle famiglie ha aggiunto: "Ci sembrava giusto come Regione allargare i destinatari delle risorse. E non è un caso se abbiamo scelto questo momento storico per farlo. Va anche detto che la quota di energia gratis è calcolata in maniera equa perché tiene conto tanto dell'energia realmente prodotta che del prezzo. E dunque se produce meno perché c'è meno acqua, il concessionario paga meno, ma se il prezzo sale paga di più. Facciamo quello che stava cercando di fare anche il Governo Draghi con l'idea di tassare gli extraprofitti".
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