Autunno

Dieci itinerari per emozionarsi con la magia del Foliage

Quando il verde dei boschi si trasforma in un acquerello di sfumature sorprendenti

Dieci itinerari per emozionarsi con la magia del Foliage

La Valtellina si prepara a indossare i colori dell’autunno, avvolta dal caldo abbraccio del foliage: quel fenomeno che, salutando l’estate, muta il verde dei boschi in un acquerello di sfumature sorprendenti.

Se l’autunno astronomico scatta con l’equinozio del 22 settembre e per i meteorologi comincia il 1° del mese, in montagna il vero inizio coincide con il mutare del paesaggio e della tavolozza cromatica: il giallo dorato dei larici, l’arancio dei vigneti, il rosso vivo degli aceri e il bronzo delle faggete sono segnali inequivocabili. Basta alzare lo sguardo ai versanti che si accendono di magia per salutare l’estate e lasciarsi avvolgere dalla meraviglia delle tonalità calde del bosco.

Dieci itinerari per emozionarsi con la magia del Foliage

Da metà settembre fino a novembre inoltrato, il paesaggio muta di settimana in settimana, per offrire ogni weekend uno scenario diverso: dalle porte della Valtellina, lungo le strade del fondovalle, fino alle destinazioni più in quota (Madesimo, Valmalenco, Valfurva fino a Livigno), l’autunno si racconta attraverso sfumature sempre nuove, offrendo emozioni a ogni passo. Ecco 10 idee per innamorarsi dei colori del foliage in tutto il territorio della Valtellina.

1. Dalla Bassa alla Media Valtellina, lungo la Via dei Terrazzamenti

Il viaggio autunnale in Valtellina parte dal fondovalle, lungo la Via dei Terrazzamenti, dove c’è un itinerario ciclopedonale di circa 70 km che collega Morbegno a Tirano: percorrendolo, si può ammirare lo straordinario lavoro umano che ha reso coltivabile le pendici di queste montagne, realizzando la più ampia area viticola terrazzata di montagna in Italia. Alla ricerca dei colori dell’autunno tra i filari si può abbinare la visita alle cantine storiche e scoprire un immenso patrimonio culturale tra produttori locali, agriturismi e antichi borghi. La mappa della Via dei Terrazzamenti

2. Val Tartano: il foliage visto dall’alto

Nella parte centrale della Valtellina, sul versante orobico, si apre la Val Tartano, conosciuta per il suo “Ponte nel cielo”, un percorso pedonale lungo 234 metri e sospeso a oltre 140 metri di altezza, uno dei ponti tibetani più alti d’Europa. È possibile effettuare l’escursione tutto l’anno, ma in autunno il colpo d’occhio sui pendii scoscesi coi colori infuocati della stagione regala uno scenario che sembra uscito da una tavolozza d’artista. Tutte le informazioni sul Ponte nel cielo

3. In Valchiavenna, tra cascate e gradini

Salendo a Nord del Lago di Como, verso la Svizzera, si incontra la Valchiavenna, che in autunno si trasforma ancor più in una valle incantata: anche uno dei suoi simboli più noti, le Cascate dell’Acquafraggia nel borgo di Piuro, si rivela in una veste nuova: gli alberi in versione autunnale brillano sotto i giochi d’acqua della cascata, per uno spettacolo dai riflessi dorati. Per chi ama le salite, questa stagione è l’occasione di partire alla conquista dell’antico villaggio abbandonato di Savogno, collegato al fondovalle da ben 2.886 gradini: la bellezza degli scenari ricompensa ampiamente la fatica dell’ascesa. Le cascate dell’Acquafraggia e l’itinerario per Savogno

4. A Madesimo, dal Lago Azzurro al Rifugio Bertacchi

A Madesimo l’autunno accende i boschi di colori caldi che si specchiano nel Lago Azzurro, creando un’interessante mescolanza cromatica in questa meta accessibile e suggestiva, perfetta anche per le famiglie. Per chi cerca panorami più ampi, l’escursione al Rifugio Bertacchi attraversa boschi dorati e regala viste spettacolari sulle vette circostanti. Non mancano passeggiate più brevi e accessibili, come quelle all’altopiano degli Andossi e alla Cascata di Val Febbraro, ideali per immergersi nella natura in tutta tranquillità e a ritmo slow. Trekking nella selvaggia Val Febbraro

5. Val Masino e Val di Mello, tra icone naturali nella luce autunnale

Sempre sul lato nord della Valtellina si trova la Val Masino, luogo simbolo del patrimonio naturalistico della Valtellina. L’autunno è il periodo giusto per conoscere questi luoghi sovrastati dall’elegante presenza del Monte Disgrazia (3.678m), un tempo noto con l’appellativo più calzante e romantico di “Pizzo Bello”. Qui, lo sguardo è appagato da tre monumenti naturali: poco dopo San Martino si trova la Foresta dei Bagni di Masino, un bosco incantato con percorso attrezzato per ipovedenti; quindi, la Piana di Predarossa, porta d’accesso alle ascensioni al Monte Disgrazia, dove i larici dorati incontrano le prime nevi. Infine, all’ingresso della Val di Mello, Riserva Naturale e area protetta più vasta della Lombardia, c’è il cosiddetto “Bidet della Contessa”, laghetto cristallino e fiabesco.

 6. In Valmalenco, escursione al Lago Lagazzuolo

La Valmalenco si distende a nord-est di Sondrio verso il gruppo montuoso del Pizzo Bernina e si contraddistingue per l’alto valore naturalistico della flora alpina, con castani e frassini che, in autunno, sembrano dipinti dai tocchi di giallo, arancione, rosso e marrone. Dalle quote più basse (400-500m) del fondovalle fino a quella massima (4.049m) del Pizzo Bernina, sono notevoli le variazioni cromatiche. Una delle escursioni più suggestive, breve ma con dislivello di quasi 600m, porta al Lago Lagazzuolo, specchio d’acqua alpino che in autunno riflette l’intera tavolozza dei boschi circostanti. Lago Lagazzuolo,

7. Ad Aprica, i sentieri e la torbiera

Aria cristallina, cieli limpidi e boschi che si accendono di tinte fiammeggianti: l’autunno ad Aprica, paese situato sulle pendici delle Alpi Orobie, regala scenari indimenticabili. Poco sopra l’abitato, si trova la Riserva Naturale Pian di Gembro, con la sua torbiera e i sentieri che attraversano boschi di conifere e betulle, ideale per passeggiate accessibili a tutti. Non lontano, la località Trivigno e la Val Caronella offrono percorsi più vari, dai più semplici alle camminate più lunghe, sempre accompagnati dal foliage che incornicia le Orobie. Per chi ama la montagna più autentica, le Valli di Sant’Antonio rappresentano un’altra meta da non perdere in questa stagione, con i loro numerosi torrenti e pozze limpide di color smeraldo.

8. In Valfurva, percorrere la Val Zebrù nel Parco Nazionale dello Stelvio

In Alta Valtellina, la Val Zebrù si snoda per circa 12 km interamente nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio. Qui, tra baite in legno perfettamente conservate e prati che si tingono di oro e arancio, si vive l’autunno in una dimensione bucolica. È facile incontrare gruppi di cervi e stambecchi e alcuni camosci, e, alzando lo sguardo vedere in volo l’aquila reale o il gipeto. In questa stagione è uno dei luoghi privilegiati per ascoltare il bramito del cervo, esibizione vocale del cervo maschio durante la stagione degli amori per intimidire gli avversari e conquistare le femmine.

9. In Valdidentro, Val Viola e i Laghi di Cancano

La Val Viola si estende in una conca pianeggiante raggiungibile da Arnoga (località a circa 15 km da Bormio in direzione di Livigno): una meta ideale anche per famiglie e appassionati di MTB. Le cime oltre i 3.000 metri incorniciano un paesaggio che, in autunno, brilla di gialli e aranci intensi. Poco distante, nella Valle di Fraele, i colori dei larici che virano al rosso si specchiano nelle acque turchesi dei Laghi di Cancano, creando contrasti di rara bellezza. Il percorso pianeggiante rende questa esperienza alla portata di tutti.

10. A Livigno, in Val Alpisella per raggiungere le sorgenti dell’Adda

Il percorso autunnale si chiude in alta montagna, a Livigno. Dal “Piccolo Tibet delle Alpi”, in auto o lungo una pista ciclo-pedonale, si raggiunge la Val Alpisella, una valle luminosa e silenziosa, che in questa stagione si accende dei toni dorati dei larici. Al centro spicca il Lago Alpisella, specchio d’acqua alpino incorniciato dai boschi, da cui parte l’escursione verso le sorgenti dell’Adda. I sentieri, ampi e scorrevoli, la rendono una meta ideale sia per le famiglie che per chi ama camminare o pedalare immerso in panorami incontaminati.