nuove prospettive per la ricerca scientifica

Dinosauri sulle Alpi: nel Parco dello Stelvio migliaia di orme vecchie 200 milioni di anni, un tesoro per le Olimpiadi 2026

Scoperta eccezionale tra Livigno e Bormio: le impronte risalgono alla fine del Triassico e raccontano un passato remoto custodito nel cuore delle Alpi lombarde.

Dinosauri sulle Alpi: nel Parco dello Stelvio migliaia di orme vecchie 200 milioni di anni, un tesoro per le Olimpiadi 2026

Una scoperta che unisce scienza, territorio e grandi eventi internazionali. È stata presentata a Palazzo Lombardia la scoperta di migliaia di orme di dinosauri nel Parco Nazionale dello Stelvio, al centro della conferenza stampa dal titolo “Triassic Park: migliaia di orme di dinosauri scoperte nel Parco Nazionale dello Stelvio”.

Ritrovamento eccezionale

Ad aprire l’incontro è stato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha sottolineato l’eccezionalità del ritrovamento e il suo valore simbolico:

“Una scoperta davvero eccezionale. Un regalo che la storia fa alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi”.

Un riferimento diretto ai Giochi invernali del 2026, che vedranno protagonisti proprio questi territori, oggi capaci di raccontare non solo il presente e il futuro dello sport, ma anche un passato remotissimo.

Le impronte, rinvenute in alta quota tra Livigno e Bormio, rappresentano una testimonianza scientifica di straordinaria importanza.

“La testimonianza di un passato che risale a oltre 200 milioni di anni fa – spiega il governatore – e che evidenzia come, nel cuore delle Alpi, tra Livigno e Bormio, siano conservate le tracce di dita e artigli di dinosauri impresse su piane di marea alla fine del Triassico”.

Secondo gli esperti, le orme appartengono a diverse specie di dinosauri che popolavano l’area quando le attuali Alpi erano ancora ambienti costieri, caratterizzati da piane fangose periodicamente sommerse dal mare. Un contesto geologico completamente diverso da quello odierno, che rende il ritrovamento ancora più affascinante.

La scoperta rafforza il ruolo del Parco Nazionale dello Stelvio come scrigno di biodiversità e di memoria geologica, aprendo nuove prospettive per la ricerca scientifica, la divulgazione e il turismo culturale. Un patrimonio che, come ha evidenziato Fontana, si intreccia idealmente con i grandi eventi sportivi, offrendo al mondo un racconto unico: quello di una terra che custodisce impronte antichissime e guarda, allo stesso tempo, al futuro.