Elisa, il ricordo di mamma e papà
Le parole di Monica e Massimiliano.
I genitori di Elisa Scaletti, morta sabato 17 gennaio in un terribile incidente stradale a Villa di Tirano, ci hanno mandato il loro ricordo di lei. Lo riportiamo integralmente.
I genitori ricordano Elisa
"Per quanti di voi - scrivono Monica e Massimiliano - si sono stretti intorno a noi in questo momento ma che non conoscevano direttamente Elisa vogliamo provare a raccontarvi chi era e qualche tappa della sua vita.
Quando è arrivata tra noi avevamo già Sara di quattro anni ed è stata ovviamente una gioia. Sino ai tre anni è stata accudita dai nonni mentre noi lavoravamo.
Ha frequentato la scuola primaria e secondaria nel nostro Comune, affiancata dagli stessi compagni e dalle stesse amicizie come spesso accade nei piccoli paesi.
Questo percorso di studi è stato per lei molto semplice. Fin da piccola molto intuitiva ha potuto dividere il suo tempo tra lo studio e tante altre attività che riempivano i suoi pomeriggi. Dai primi anni fino all’adolescenza ha frequentato diversi corsi, dallo sci, alla danza hip hop, al nuoto e trascorreva le estati in serenità.
Durante l’adolescenza il suo carattere si è delineato in modo forte, tutte le decisioni che la riguardavano dovevano passare da lei e non accettava mai compromessi, dal nuoto e la danza è passata al calcio, al karate e alla passione per il motocross".
La scuola
"La scelta della scuola superiore l’ha portata all’indirizzo chimico dell’ITIS di Sondrio. Questo contesto ben si è adattato al suo carattere espansivo, le ha permesso di stringere nuove amicizie, provare tante delle esperienze che una ragazza che si affaccia alla vita possa desiderare fare.
A questo punto la maturità che la caratterizzava l’ha portata a compiere da sola la scelta per il suo futuro.
Al bivio tra il proseguire il percorso di studi o il mettersi da subito alla prova nel mondo del lavoro ha optato per quest’ultimo.
Per qualche mese ha avuto modo di applicare quanto imparato a scuola nel suo settore. La voglia di mettersi alla prova e di nuove esperienze l’hanno poi portata a un nuovo lavoro in Svizzera.
Dopo un periodo di stacco estivo, ha ripreso a lavorare nel suo ambito di studi che era a questo punto intenzionata a proseguire iscrivendosi all’università.
Come tutti voi ben sapete non ci sono parole adatte a questa situazione ma noi pensiamo che l’unica parola giusta, l’unica parola che abbiamo trovato sia gratitudine, gratitudine per tutto quello che Elisa ci ha dato in questi anni e che ci porteremo sempre nel cuore.
Grazie Elisa".